La mediazione più forte di ogni contrasto

 

Angri: l’intervento della San Pantaleone

ha consentito di avviare a soluzione il problema di una donna

 

Un primo passo. Grazie alla nostra mediazione una disabile, un’associazione e il Comune di Angri cercheranno di trovare un punto d’incontro.

In questi giorni c’è pervenuta una richiesta d’intervento da parte della signora disabile di Angri. T. A., queste le sue iniziali ha 45 anni, soffre di sclerosi multipla che la rende invalida, costretta su una sedia a rotelle e bisognosa di cure particolari. Proprio questo bisogno ha determinato il caso: il rimborso per le spese di viaggio sostenute per raggiungere il centro riabilitativo in località Campolongo di Eboli.

La disabile nell’anno ’99 ha usufruito del rimborso da parte del Comune. Ritenendo valida tale convenzione, non scritta, per i primi tre mesi di quest’anno ha continuato a servirsi del trasporto a cura dell’associazione “Castello”, sempre di Angri.

Dopo tale periodo, venuta a conoscenza della mancanza di fondi da parte del Comune, T.A. ha sospeso la cura, non potendo far fronte alle spese di viaggio.

La posizione del Comune, che in un primo momento sembra assurda, è chiarita dal dottor Pasquale Pironti, dirigente dei servizi sociali. “Alla signora T.A. nell’anno ’99 –afferma il dirigente- è stato concesso un contributo pari a 1,5 milioni a totale copertura delle spese sostenute per il viaggio. Per quest’anno, vista l’esosità dell’importo a copertura di soli tre mesi (pari a 9,3 milioni), le è stata comunicata l’impossibilità di far fronte alla somma richiesta per tale periodo. Ovviamente, la signora è stata informata anche dell’impossibilità conseguente di liquidare gli eventuali costi per il trasporto per i restanti 9 mesi. Bisogna però dire che non siamo rimasti insensibili a tale problema e ci siamo impegnati per fare ciò che era possibile. In questi giorni è stato reso noto alla signora T.A. che il Comune le ha concesso un contributo di £.3.000.000. L’Ente da tempo guarda con attenzione alle problematiche sociali e in particolare a quelle dei disabili prevedendo varie iniziative e servizi nel bilancio. Dal prossimo primo di gennaio sarà attivato anche un servizio domiciliare di assistenza per quegli anziani e disabili che ne faranno richiesta”.      

Pasquale Sinopolo, socio dell’Associazione “Castello”, ha giustificato l’affidamento ad un legale della pratica di riscossione dell’importo dovuto dalla signora T.A. per dare a quest’ultima la possibilità di rivalersi sul Comune. Alla richiesta di spiegazioni sul costo dei viaggi, ben 200mila lire ciascuno, Sinopolo ha buttato giù un elenco di spese e di ammortamento beni da far invidia a un grande ed esperto dirigente d’azienda. L’esponente del sodalizio angrese ha aggiunto, facendosi sicuramente portavoce del pensiero dei vertici dell’associazione, di poter andare incontro alla signora T.A. in merito alla questione, non escludendo una riduzione del dovuto da T.A.

La conclusione a cui siamo giunti, al di là di quanto detto da ogni parte chiamata in causa, è che c’è un sistema che non funziona per nessuno.

Per il Comune di Angri che non ha un servizio per il trasporto dei disabili nei luoghi di cura e né si avvale di una convenzione esterna.

Per l’Associazione “Castello” che per far fronte alle proprie spese chiede un importo esagerato per il servizio.

Per i disabili che diventano vittime inconsapevoli di meccanismi arrugginiti e mal funzionanti.

La rubrica “handicap e solidarietà” messa a disposizione dei disabili e di chi non ha voce viene usata con fermezza, intelligenza e sensibilità per risolvere i problemi delle fasce deboli non ricerca inutili e devastanti battaglie, ma s’impegna a trovare soluzioni.

Carlo.Cascone@libero.it