per proseguire nelle
iniziative avviate
Buon
duemila.No, non ho sbagliato anno.
Voglio solo constatare che per l’Associazione San Pantaleone il duemila è stato
un buon anno. E per un’associazione come la nostra il buon anno si misura dalle
cose fatte, dai problemi risolti, dalla capacità dimostrata di essere utili a
tutta la società ma in particolare ai più deboli. Abbiamo fatto parecchie cose.
Abbiamo dedicato grande attenzione agli anziani, cercando soprattutto di
ricreare fra giovani e giovanissimi una sensibilità diversa verso il mondo
della terza età e verso la ricchezza sociale e morale che rappresentano. E’ nato
così il concorso “E il nonno…”Un
successo straordinario, sorprendente. Non solo per le tante adesioni ma anche per la qualità dei lavori inviati dai
ragazzi. Basta dare un’occhiata al libro che ne è nato per riprendere fiducia,
se qualcuno l’ha persa, nelle nuove generazioni. Sulla stessa scia abbiamo
avviato l’iniziativa Internet per due, mettendo a disposizione
(gratuitamente e con una formula completamente nuova) sia dei giovani che degli
anziani la possibilità di imparare ad usare il computer e a navigare su
Internet. Abbiamo affrontato temi nuovi come quello del mobbing (ossia della
violenza psicologica sul posto di lavoro) con un convegno che ha suscitato
grande interesse. Abbiamo denunciato fatti clamorosi, come l’occupazione da
parte di veicoli del Comune di parcheggi riservati ai disabili. Siamo
intervenuti su problemi specifici, come nel caso della signora di Angri che
abbiamo aiutato a risolvere la questione del trasporto per il figlio disabile.
E ancora: abbiamo lavorato per la tutela dei cittadini dall’inquinamento
elettromagnetico, siamo intervenuti sul tema degli animali abbandonati, abbiamo
messo a disposizione di tutti l’aggiornamento sulle leggi di tutela per i
disabili in modo che non restino lettera morta ma si trasformino in diritti reali.
E naturalmente abbiamo continuato il nostro dialogo con i cittadini attraverso
le pagine settimanali di questa pagina de La Città. Ma l’elenco completo
sarebbe troppo lungo. Aggiungo solo che abbiamo aperto il nostro sito Internet,
“cliccato” in poco tempo dalla bellezza di seimila persone. Tutto questo ci
rende orgogliosi? Sicuramente sì. Ma soprattutto ci rende responsabili della
necessità di fare sempre di più. Ormai tantissime persone vedono in noi un
punto di riferimento per difendere i propri diritti e per costruire una società
meno egoista.
L’augurio
più grande che possiamo farci, tutti insieme, è proprio questo: una società
meno egoista. E allora, buon duemilauno.
Luigi Celestre Angrisani