Buon 2001, nel segno del Duemila

L’augurio: una società meno egoista

per proseguire nelle iniziative avviate

 

 

Buon duemila.No, non ho sbagliato anno. Voglio solo constatare che per l’Associazione San Pantaleone il duemila è stato un buon anno. E per un’associazione come la nostra il buon anno si misura dalle cose fatte, dai problemi risolti, dalla capacità dimostrata di essere utili a tutta la società ma in particolare ai più deboli. Abbiamo fatto parecchie cose. Abbiamo dedicato grande attenzione agli anziani, cercando soprattutto di ricreare fra giovani e giovanissimi una sensibilità diversa verso il mondo della terza età e verso la ricchezza sociale e morale che rappresentano. E’ nato così il concorso  E il nonno…”Un successo straordinario, sorprendente. Non solo per  le tante adesioni ma anche per la qualità dei lavori inviati dai ragazzi. Basta dare un’occhiata al libro che ne è nato per riprendere fiducia, se qualcuno l’ha persa, nelle nuove generazioni. Sulla stessa scia abbiamo avviato l’iniziativa Internet per due, mettendo a disposizione (gratuitamente e con una formula completamente nuova) sia dei giovani che degli anziani la possibilità di imparare ad usare il computer e a navigare su Internet. Abbiamo affrontato temi nuovi come quello del mobbing (ossia della violenza psicologica sul posto di lavoro) con un convegno che ha suscitato grande interesse. Abbiamo denunciato fatti clamorosi, come l’occupazione da parte di veicoli del Comune di parcheggi riservati ai disabili. Siamo intervenuti su problemi specifici, come nel caso della signora di Angri che abbiamo aiutato a risolvere la questione del trasporto per il figlio disabile. E ancora: abbiamo lavorato per la tutela dei cittadini dall’inquinamento elettromagnetico, siamo intervenuti sul tema degli animali abbandonati, abbiamo messo a disposizione di tutti l’aggiornamento sulle leggi di tutela per i disabili in modo che non restino lettera morta ma si trasformino in diritti reali. E naturalmente abbiamo continuato il nostro dialogo con i cittadini attraverso le pagine settimanali di questa pagina de La Città. Ma l’elenco completo sarebbe troppo lungo. Aggiungo solo che abbiamo aperto il nostro sito Internet, “cliccato” in poco tempo dalla bellezza di seimila persone. Tutto questo ci rende orgogliosi? Sicuramente sì. Ma soprattutto ci rende responsabili della necessità di fare sempre di più. Ormai tantissime persone vedono in noi un punto di riferimento per difendere i propri diritti e per costruire una società meno egoista.

L’augurio più grande che possiamo farci, tutti insieme, è proprio questo: una società meno egoista. E allora, buon duemilauno.

Luigi Celestre Angrisani