Una storia italiana
Paolo e il
pc
E’
un uomo vivo grazie a internet. Paolo Berro, un ragazzo di 24 anni di
Castelfranco Veneto, paralizzato
dalla testa in giù dopo un incidente d'auto, ha trovato la forza di
ricominciare una nuova vita. Grazie soprattutto alla rete e alle nuove
tecnologie. Un giovane appassionato di
sci e computer. Ma una sera di due anni fa la sua macchina finisce fuori
strada. Lo tirano fuori in coma. La diagnosi è di lesione alla colonna
vertebrale, a livello della cervicale. Tetraplegia flaccida. Insomma,
completamente paralizzato per sempre. Sembrava che la sua vita fosse finita, ma
attraverso un programma di riconoscimento vocale (il dragon dictate) Paolo ha potuto
riutilizzare il suo computer. Ora può telefonare, ricevere fax, scrivere
e-mail, studiare, lavorare. In poche parole vivere. Addirittura sta
frequentando il secondo anno del corso di laurea in Ingegneria meccanica al
Politecnico di Torino. Sostenendo, primo in Italia, gli esami in
videoconferenza (ne ha già dati quattro). Ma non finisce qui. Il nostro amico
Paolo ha cooperato con Infostrada e Politecnico di Torino ad un progetto di
inserimento di persone disabili nel mondo del lavoro e dello studio. Ha anche
presentato un brevetto
relativo ad un ausilio per disabili: una carrozzina sdoppiabile per facilitare
gli spostamenti in auto. Infine, il disabile ha trovato lavoro e ora
sta creando dei portali per la sua città, Castelfranco Veneto e per una catena
di ristoranti della Marca trevigiana.
La San Pantaleone ha voluto raccontare
brevemente la storia di questo ragazzo, per dare speranza con l’anno nuovo ai
tanti disabili che credono che la loro vita non abbia più un futuro e
soprattutto affinché le università campane si attrezzino per permettere anche
ai portatori di handicap di seguire lezioni
sostenere gli esami in viedoconferenza. Un piccolo costo, per una grande
speranza. Ecco un mezzo concreto per entrare nel terzo millennio.