Escluso dalla gita scolastica perché disabile.

 

L’ennesimo caso di ingiustificata discriminazione ai danni di un portatore di handicap arriva da Matera, dove Manuel, un bambino di 10 anni, handicappato fisico, è stato escluso dalla partecipazione alla consueta gita di istruzione di fine anno scolastico.

Perché l’autobus non era abilitato per la carrozzella e poi perché non c’erano insegnanti disponibili per accompagnarlo.

La notizia è stata diffusa dopo diverse settimane dall’episodio perché i genitori del ragazzino, che per ironia della sorte insegnano in quella stessa scuola elementare, non volevano suscitare scandali ed ulteriori curiosità da parte della stampa e dell’opinione pubblica. Per questo si tace sui loro nomi, soprattutto dopo la denuncia presentata ai carabinieri del posto contro il manager scolastico con l’accusa di maltrattamenti psicologici su un minore.

Sull’increscioso episodio indaga la procura del Tribunale dei minori, ma il caso ha suscitato non poco scalpore anche dopo la giustificazione avanzata dal direttore del I° circolo scolastico che ha detto di essere stato costretto a prendere tale decisione perché il pullman che avrebbe dovuto trasportare i ragazzi non era abilitato al trasporto di handicappati e che inoltre non c’erano insegnanti di sostegno che quel giorno potevano accompagnare Manuel in gita.

“Inammissibile – dice la mamma del ragazzo, Clorinda  F. di trentacinque anni – mio figlio frequenta questa scuola sin dalla prima classe e tutti gli operatori scolastici sono perfettamente a conoscenza del suo problema. Il direttore innanzitutto che, proprio per questo, nell’organizzare il viaggio d’istruzione  per quelle tre quinte doveva tener conto dell’handicap di mio figlio. Inoltre, non ha trovato di meglio da fare che respingerlo la mattina della gita dal bus dicendo che purtroppo non poteva assumersi la responsabilità di farlo salire senza la certezza di determinate misure di sicurezza. Vi lascio immaginare la delusione di Manuel che forse per la prima volta in vita sua si è sentita brutalmente discriminato per ragioni anche per noi incomprensibili.” Sulla vicenda è stata aperta anche un’inchiesta interna alla scuola.