Per la Rubrica del
18 novembre 1999
Associazioni di Volontariato in Campania
Sono 580 le Associazioni di Volontariato che operano in tutta la Campania, di cui 115 nella sola provincia di Salerno. Si occupano di tutto. Specialmente di assistenza sociale alle cosiddette fasce deboli: anziani, bambini, handicappati, malati, immigrati, minori e giovani a rischio, carcerati, emarginati, poveri e disoccupati.
Ma anche di assistenza sanitaria, trasporto infermi, assistenza ospedaliera, tutela della salute, dell’ambiente, della maternità e dell’infanzia. Quindi di Protezione Civile, educazione, tutela dei consumatori, ma anche di cultura, sport, tempo libero, animali ed ecologia. Sono migliaia i volontari, sono gli “angeli custodi” che consacrano il loro tempo libero agli altri, alle esigenze e ai drammi altrui.
Operano gratuitamente, spesso tra mille difficoltà ed in contesti socio – culturali ed economici spesso difficili ed ostili.
Un vero e proprio esercito che si affianca agli Enti pubblici e privati nell’Assistenza sociale e materiale a chi ne ha più bisogno, sempre.
Ma quali sono queste realtà che negli ultimi anni sono diventate sempre più numerose? Tra tutte, quelle che sicuramente contano il maggior numero di iscritti sono, almeno nella nostra Regione, quelle gestite da religiosi come la Caritas Diocesana, ma anche quelle coordinate da laici come l’Associazione dei Volontari Ospedalieri e l’Associazione dei Donatori di Sangue.
In provincia di Salerno le Associazioni di Volontariato sono costituite anche da solo otto iscritti, come nel caso della piccola comunità di “Impegno e Solidarietà” di San Cipriano Picentino, fondata quindici anni fa da una giovane coppia con cinque figli adottivi, che si occupa principalmente di disabili. Come? Grazie alla creazione di un vero e proprio laboratorio artigianale per la confezione di cesti in vimini che vengono poi venduti al pubblico per sovvenzionare l’Associazione i cui volontari provvedono con mezzi propri a trasportare i giovani portatori di handicap andandoli a prendere a casa, portandoli al centro e riaccompagnandoli poi dalle loro famiglie.
<<Se non esistesse la nostra Associazione - spiegano i due “fondatori” Cosimo e Giovanna Capogrosso – questi ragazzi rimarrebbero chiusi in casa a guardare la televisione, come spesso succede quando nessuno dei volontari può andarli a prendere per portarli al Centro dove sono seguiti ed assistiti mentre imparano a lavorare il midollino o la ceramica, attività che oltre a tenerli impegnati stimolano e sviluppano le loro capacità ed attitudini dando loro anche la possibilità di imparare un mestiere che potrebbe inserirli nel mondo del lavoro>>.
Tra le Associazioni che contano il maggior numero di iscritti, dopo l’Avo, c’è poi “Casamica” di Salerno, i cui volontari si occupano di portatori di handicap, anziani e giovani a rischio. Ma c’è anche chi ha costituito una vera e propria Cooperativa Sociale per offrire servizi sociali a persone svantaggiate, come quella di “Arché”, formata da 15 giovani soci (la metà volontari) di Nocera Inferiore che attualmente lavorano ad Episcopio, la frazione di Sarno devastata dall’alluvione di un anno fa, nel Centro di Accoglienza da loro creato per bambini, giovani ed anziani dove è possibile seguire anche corsi di ceramica, pittura e di attività motoria in genere.