Per la Rubrica del 1 dicembre 1999

 

Salvataggio cianotico

 

Si tagliano le spese all’Assistenza riabilitativa privata, ma in questi Centri si continua a lavorare alacremente per dare sempre il meglio ai disabili loro affidati.

Così come è successo lo scorso giovedì notte  in uno dei Centri di Riabilitazione più grandi dell’Agro, dove un medico ha salvato la vita ad un paziente  di 43 anni (di cui per ovvie ragioni omettiamo di fornire le generalità complete) sofferente di crisi epilettiche e  ricoverato nella struttura da tre giorni.

Il paziente, mentre veniva accompagnato in bagno da una delle educatrici, è improvvisamente caduto a terra privo di sensi, in preda ad una crisi respiratoria che lo ha fatto diventare cianotico.

L’uomo ha rischiato per lunghissimi istanti di soffocare, strozzato dalla protesi dentaria mobile che portava e che involontariamente  aveva ingoiato durante il malore.

Solo il pronto intervento del medico di turno, che ha provveduto con tenaglie e pinze da dentista a estrargli l’apparecchio dalla gola, ha evitato il peggio.

L’ambulanza, chiamata dagli altri operatori del Centro, è arrivata quando l’uomo era fortunatamente oramai fuori pericolo. Il paziente è stata subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore dove è stato ricoverato dapprima in Rianimazione poi nel reparto di Broncologia. Grandissima è stata ovviamente la gratitudine manifestata dai suoi familiari, preoccupati soprattutto del fatto che da soli a casa non avrebbero certo potuto far fronte ad un simile malore che poteva avere conseguenze tragiche. Cosa infatti sarebbe successo se il paziente fosse stato accudito in casa, come potrebbe accadere nel caso in cui il Centro chiudesse in seguito ai tagli voluti dall’Asl?