Per la Rubrica del 1 dicembre 1999

 

Miliardi dalla Regione

 

La Sanità risparmia sugli handicappati e i dipendenti delle Case di Cura dell’Agro scendono in campo contro l’ ”austerity” decisa dall’Asl Salerno I.

Dopo quelli delle Asl di Napoli ora tocca ai Centri di Riabilitazione dell’Agro-nocerino, fare i conti con i “tagli” alle spese per gli handicappati.

Sul piede di guerra sono i nove centri che per il 1999 dovranno rinunciare a circa quattro miliardi di lire.  Tutto questo ovviamente a scapito dell’assistenza ai disabili e delle stesse Case di cura che potrebbero essere costrette a dimezzare il personale attualmente impegnato nel settore che offre prestazioni riabilitative non solo agli ospiti dei Centri in questione, ma anche alle migliaia di persone che quotidianamente usufruiscono dei servizi e delle terapie erogate dagli esperti del settore. 

I tagli alla Riabilitazione sono stati superiori a quelli già da tempo annunciati dall’Asl. Il bilancio di previsione per il 1999 parla di ben quattro miliardi di lire. Dieci miliardi in meno negli ultimi due anni.

 Di qui la polemica, con tanto di ricorso al Tar (il Tribunale Amministrativo Regionale) contro l’impopolare decisione dell’Asl Salerno I. 

Eppure, il direttore Bruno Coscioni ci aveva dichiarato che la qualità dell’assistenza fornita ai portatori di handicap nel comprensorio è molto buona, anche perché - aveva precisato il manager della Asl Sa I -  l’80% di essa è affidata a strutture private che secondo i controlli effettuati dall’Ente, risultano funzionare molto bene. E che quindi non ci sono particolari lamentele da parte degli utenti che del resto possono scegliere  di essere assistiti nella maniera più congeniale alle loro esigenze.

Ma quanto spende ogni mese l’Asl Sa 1 per l’Assistenza Riabilitativa?

 Spende 4 miliardi  e 200 milioni, ripartiti tra i  nove centri autorizzati che esistono sul territorio. Ma ora la decisione di risparmiare al massimo in questo settore, decurtando del 27 per cento la spesa per la Riabilitazione, crea comprensibili disagi e notevoli malcontenti tra gli addetti ai lavori che già preannunciano iniziative volte a cercare di far valere le proprie ragioni.

Su questo problema già lo scorso mese si è tenuto alla Asl di Cava de’ Tirreni un vertice con il manager Attilio Bianchi, responsabile dell’Area di coordinamento del settore riabilitativo, cui hanno partecipato i responsabili dei maggiori centri riabilitativi del distretto sanitario, come il dottor Enrico Papa, del Centro “La Nostra Famiglia di Cava de' Tirreni”, il dottor Costantino Sica del Centro “T.e.r.i.” di Cava de’ Tirreni, il dottor Saverio Renzullo del Centro “Lars” di Sarno, il dottor Giuseppe Esposito del Centro “Juventus” di Sarno, il dottor Giovanni Musto del Centro “Aias” di Nocera Inferiore ed il dottor Gerardo Pagano  del Centro “Villa dei Fiori” di Nocera Inferiore. Tutti allarmati dalla decisione della Asl Sa 1 che rende difficile se non addirittura impossibile garantire un’adeguata assistenza ai pazienti portatori di handicap.