Anziani soli
Solitudine e abbandono spingono spesso gli anziani a rivolgersi al proprio medico curante per qualsiasi problema, ma soprattutto per sentirsi meno soli. Dimenticati dalle istituzioni e bistrattati dalla legge che li vuole poveri a tutti i costi, visto le misere pensioni con cui sono costretti a vivere, gli anziani nella provincia di Salerno, così come del resto in tutt’Italia, si dividono in tre categorie.
Quelli (una netta minoranza, pari, secondo le recenti statistiche stilate da alcune Associazioni di volontariato che si occupano dei Servizi sociali della zona, al 20 per cento della popolazione che supera i 65 anni) che godono di cospicue entrate o vivono con figli o parenti e quindi conducono un’esistenza abbastanza privilegiata rispetto ai loro coetanei “dimenticati” negli ospedali da chi non vuole più occuparsi di loro. Quelli, e sono la maggioranza, che sono costretti a tirare avanti “stringendo la ciglia” al massimo, vivendo ai limiti dell’indigenza e coloro che invece sono classificati come “poveri”, ovvero quelli che devono vivere con seicento mila lire al mesi. Di quest’ultima categoria fa parte il 38 per centro degli anziani residenti in provincia di Salerno.