Per la Rubrica del 2 marzo 2000

 

Scuola off-limits per una bimba disabile

 

Per una bimba disabile di Mercato San Severino la scuola è diventata letteralmente off-limits perché il regolamento d’istituto prevede la chiusura dei cancelli e l’assoluto divieto di circolazione delle auto in prossimità dell’edificio.

Paradossalmente anche per l’auto dei genitori della bambina portatrice di handicap.

Una situazione assurda quella denunciata dal papà e dalla mamma di Annaluisa, Antonio Barbuto e Mariarosaria Morese, che da qualche giorno non mandano la figlioletta di 10 anni a scuola per protesta, in seguito all’ennesimo disagio verificatosi in coincidenza dell’orario di entrata dell’alunna disabile.

Annaluisa è affetta da tetraparesi spastica, è vispa ed intelligente, ma davvero non vuole saperne di circolare su una sedia a rotelle. Preferisce camminare a piccoli passi aiutata dalla madre, che ogni mattina l’accompagna alla scuola elementare di Piazza del Galdo, una frazione di Mercato San Severino.

La scuola si trova su una strada provinciale dove le auto sfrecciano abbastanza veloci e costituiscono un pericolo costante per chi deve attraversare.

Ogni mattina la signora Mariarosaria con la sua utilitaria accompagna la figlia a scuola, chiedendo, tra mille difficoltà, di farsi aprire il cancello per poter accedere all’interno e far scendere la bambina davanti alla porta d’ingresso dell’istituto.

Per un paio di settimane però quest’accesso “particolare” dal cancello secondario della scuola le è stato negato. Regolamenti interni, schemi burocratici da rispettare, le è hanno detto.

La donna allora cerca spiegazioni al Comune, dove con sua grande sorpresa scopre che lì nessuno sa che la scuola elementare in questione è frequentata da una bambina disabile (eppure proprio per lei  qualche tempo prima  vi avevano mandato un’assistente sociale !). Amarezza e rabbia sono gli unici sentimenti che hanno spinto i signori Barbuto a denunciare l’episodio che vede fortemente penalizzata la loro bambina. A questo si aggiunge il fatto che il capo d’istituto avrebbe detto ai genitori della piccola che chiedevano di accedere con l’auto all’ingresso della scuola per poter accompagnare e riprendere la figlia, di “pretendere troppo”.

 <<Davvero non credo sia  pretendere troppo - spiega la mamma di Annaluisa – rendere meno difficile la vita della nostra bambina.

Chiediamo solo che nostra figlia riesca a frequentare la scuola senza troppi traumi e particolari difficoltà. Chiedevamo solo di arrivare  con l’auto davanti alla scuola, ovviamente quando tutti gli altri alunni sono già in aula, per permettere alla bambina di non affaticarsi troppo e raggiungere la scuola senza problemi. Se è necessario sono disposta anche a portarla in braccio!>>