Per la Rubrica del  2 marzo 2000

 

No ai tagli alla Riabilitazione stabiliti dall’Asl Salerno 1.

 

 

Ancora firme per dire no ai tagli alla Riabilitazione stabiliti dall’Asl Salerno 1.

Più di quindicimila persone hanno aderito alla lotta contro lo strozzamento delle spese destinate al settore della Riabilitazione deciso dal manager Bruno Coscioni.

Ma chi sono le migliaia di persone che si sono schierate dalla parte dei più deboli? Sono i sindaci, i politici, ma soprattutto sono le persone comuni, in particolare quelle che hanno un disabile in famiglia o comunque conoscono bene i disagi e i problemi che quotidianamente i portatori di handicap e quelli che gli stanno intorno devono affrontare. Come Mario F., 32 anni, di Nocera Inferiore, che ammette di aver aderito alla petizione contro l’Asl Salerno 1 per fermare quella che lui ritiene una grande ingiustizia: << Ho un cugino disabile dalla nascita – dice Mario – abbiamo la stessa età, siamo cresciuti insieme e conosco bene i suoi problemi. Ma soprattutto so che se non ci fossero i centri specializzati a curare mio cugino e quelli che come lui sono portatori di handicap, queste persone e le loro famiglie rimarrebbero allo sbando, abbandonate a sé stesse ad affrontare ogni giorno tantissimi problemi.

Dalla scolarizzazione dei primi anni alle piccole grandi conquiste come provvedere da soli ai propri bisogni e poi magari trovare anche un lavoro adatto  alle proprie capacità ed agli inevitabili limiti che ogni handicap comporta. Come si fa a pensare di risparmiare nella Sanità penalizzando proprio i disabili, quelli che più di tutti gli altri pazienti hanno davvero bisogno di aiuto?>>.

Dello stesso parere tutte le altre persone che hanno firmato contro la decisione del manager della Asl Salerno 1, Bruno Coscioni.

Gaetana P. 40 anni, impiegata di Pagani, dopo aver firmato, ne ha parlato alle sue colleghe che il giorno dopo hanno raggiunto il luogo di raccolta a loro più vicino per solidarizzare con la causa dei disabili. <<Mi è bastato dire loro che in due anni al settore della riabilitazione sono stati tolti dieci miliardi lire – afferma Gaetana – e subito cinque mie colleghe mi hanno chiesto dove potevano andare a firmare contro questa disposizione inumana. C’è tanto bisogno di terapie e di assistenza per i disabili! Nessuno con un briciolo di coscienza riuscirebbe ad ignorare questo problema>>. Una delibera che raccoglie non poche critiche, dunque, quella con cui l’Asl Salerno 1 stabilisce drastiche riduzioni nelle spese per la Riabilitazione, mettendo a repentaglio la salute dei disabili ed anche il lavoro delle centinaia di persone del settore riabilitativo che rischiano di perdere il proprio posto perché i centri di Riabilitazione sono costretti a licenziare il personale.

Così i cittadini che firmano la petizione chiedono che siano garantiti i finanziamenti destinati ai portatori di handicap, che vengano immediatamente revocate le “delibere dello scandalo” che tolgono risorse alla Riabilitazione per destinarle alle spese burocratiche.

 Mentre alla Regione Campania viene chiesto di imporre il rispetto delle proprie leggi, del diritto di curarsi e del diritto al lavoro di chi opera nel settore della Riabilitazione e vede inesorabilmente compromesso il proprio posto di lavoro.