Magicoterapia
La magia ed i giochi di prestigio entrano nelle corsie degli ospedali per avvicinare il più possibile gli operatori sanitari ai pazienti più piccoli e soprattutto a quelli portatori di handicap.
Una terapia innovativa ed efficace, come testimoniano i diretti interessati, un gruppo di medici salernitani che la praticano oramai da 15 anni e che negli ultimi mesi stanno riscuotendo molti consensi anche in seguito al noto film su Patch Adams, il medico trasformatosi in clown per aiutare i pazienti a guarire con l’allegria.
Alla fine di luglio a Salerno si è tenuto il primo Convengo di Magicoterapia sul tema “La dimensione ludica come strumento terapeutico” un interessante dibattito sull’argomento, affrontato per la prima volta anche in chiave scientifica nel sud, cui hanno partecipato numerosi medici specialisti. La psicologa e psicoterapeuta Angelica Mineuzzi, lo psichiatra e consigliere nazionale della Società italiana medicina psicosomatica, Ferdinando Pellegrino, ma soprattutto l’ideatore del convegno, il medico dentista Italo Siniscalchi, da sempre impegnato sul fronte sociale dell’infanzia, con i suoi spettacoli di magicoterapia.
Tutti hanno discusso sulla possibilità di aiutare i bambini ed i pazienti più sensibili, come appunto i disabili, ad uscire da una degenza attraverso la terapia della creatività, dello stupore, della fantasia e del gioco che coinvolge l’intelligenza e l’emotività.
La magicoterapia è un nuovo modo di comunicare con i pazienti, un intervento psicoterapeutico nel rapporto tra l’operatore sanitario (sia esso medico, infermiere o assistente volontario) ed il paziente, soprattutto quello pediatrico e quello disabile. La magicoterapia dunque si rivolge principalmente alle categorie di pazienti più delicate, dove è necessario un particolare rapporto empatico, un feeling maggiore vista la grande sensibilità di questi malati. Il dottor Siniscalchi, con altri quattro colleghi oltre a spettacoli gratuiti nei reparti di pediatria e pediatria chirurgica degli ospedali italiani, tiene incontri –lezioni con quei colleghi che, sempre più numerosi, vogliono imparare ad instaurare rapporti di fiducia con i pazienti attraverso trucchi magici e di prestigiazione. Che conquistano i piccoli pazienti e li spingono ad emulare i loro maestri, facendo così terapia riabilitativa giocando e divertendosi.