Il terremoto che ha
sconvolto il Centro America
non si può ignorare:
urgono fondi.
Un
gravissimo terremoto che ha colpito il centro America nei giorni scorsi. Un
sisma di magnitudo 7,6 (molto più potente di quello del 1980 in Irpinia) ha
devastato intere regioni centroamericane. In ginocchio particolarmente lo Stato
del Salvador. Per dare un’idea della portata del sisma basta sapere che la
principale scossa è stata avvertita con
forza a Città del Messico ad oltre mille chilometri di distanza dall’epicentro.
Centinaia i morti. Tremila i feriti. Migliaia i dispersi. 10 mila gli edifici
distrutti. 27 mila quelli gravemente danneggiati. Non si contano i senza tetto.
Non c’è acqua potabile disponibile. Le scosse continuano a far tremare la terra
rendendo i soccorsi molto difficoltosi. Una situazione da girone infernale, che
ha colpito uno stato già con gravi economici. Il presidente Francisco Flores ha
implorato un aiuto internazionale. Un appello è stato lanciato dalla Croce
Rossa. C’è bisogno immediatamente di denaro, anche perché organizzare la
raccolta e l’invio di generi di prima necessità inviate dalle famiglie
richiederebbe troppo tempo. La necessità sono impellenti. Non c’è tempo da
perdere. Il rischio prevalente è la situazione igienica precaria. Bisogna far
presto se no le quasi settecento vittime potrebbero moltiplicarsi a ritmo
frenetico. La Cri ha attivato il conto corrente postale n. 300004 intestato a
"Croce Rossa Italiana, Via Toscana 12, 00187 Roma" o quello bancario
n. 218020, Croce Rossa Italiana, Banca Nazionale del Lavoro - Tesoreria Roma
Centro" (per ambedue la causale è: "Terremoto America
Centrale"). Maggiori informazioni al sito www.cri.it.
Un aiuto urgente anche di poche migliaia di lire per salvare un intero popolo.
Carlo.Cascone@libero.it