L’albero genealogico costruito dai bambini

La nuova sfida del premio Senatore Luigi Angrisani

 è collegata allo sviluppo delle adozioni a distanza

 

Un albero genealogico per ricordare i propri nonni e per aiutare altri bambini. L’iniziativa della San Pantaleone che si sta preparando per la settima edizione del premio “Senatore Luigi Angrisani”, farà impegnare gli alunni delle scuole elementari della provincia di Salerno a costruire il proprio albero genealogico. L’idea muove i suoi passi dalla considerazione che nella nostra società le giovani generazioni conoscono poco del loro passato anche quando questo riguarda le proprie famiglie.

L’iniziativa rientra in un progetto più vasto che è quello de “l’archivio della memoria”, fondamentale perno attorno al quale ruota il premio Angrisani.

Il presidente Luigi Celestre Angrisani è sempre alla ricerca di nuove esperienze per far collegare le varie generazioni tra di loro e per non disperdere un patrimonio culturale di notevoli dimensioni. La nostra società, infatti, si sta sempre più inaridendo e anche il rapporto tra nonni e nipoti diventa difficile e spesso costellato da grandi parentesi d’ignoto.

Così, i bambini del salernitano dovranno apporre su un modulo predisposto dal sodalizio le foto dei propri familiari e dei nonni, con tutti i loro dati anagrafici, spedendoli agli indirizzi dell’associazione. Alla fine la san Pantaleone provvederà a costruire l’albero genealogico di ogni istituto scolastico.

Quest’anno, però, come inaugurato da questa rubrica, l’attività della San Pantaleone si indirizza sempre più alla solidarietà attiva e con un respiro internazionale.

Dopo i rapporti intrapresi con un asilo per celebrolesi di Gerusalemme, gli appelli per il Chapas, il Burkina Faso e in questo numero per il Salvador colpito da un tremendo terremoto, l’associazione vuole aprirsi alle adozioni a distanza di minori.

Il presidente Luigi Celestre Angrisani, insieme a tutti i soci, ha voluto affiancare all’operazione “Albero genealogico” una concreta azione di solidarietà nei confronti dei bambini più sfortunati. Per ogni modulo inviato all’associazione, infatti, mille lire andranno per adottare a distanza un bambino. In ciascuno modulo è stato previsto uno spazio per apporre la foto di un coetaneo degli alunni.

Ogni scuola così potrà vantare uno scolare in più, ma che vive a migliaia di chilometri.

L’istituto sarà costantemente informato sui progressi, sui problemi del suo alunno un po’ speciale e né porterà a conoscenza nel tempo i suoi fratellini salernitani.

La San Pantaleone, per completare l’operazione con l’individuazione delle realtà dove maggiormente c’è bisogno delle adozioni a distanza, si rivolgerà ad associazioni internazionali che operano nel settore come Mani Tese.

Ma non finisce qui. Dal cilindro della solidarietà gli uomini e le donne del sodalizio nocerino hanno escogitato di approntare un sistema che renda possibile la pubblicità solidale. In effetti, cliccando sul sito www.sanpantaleone.it si potrà selezionare un banner pubblicitario di attività economiche, che per ogni cliccata destinerà una piccola somma di denaro all’adozione a distanza. Chiunque esercente o imprenditore voglia aderire al progetto potrà contattare la San Pantaleone. Anche l’operatore economico potrà adottare un bambino e seguirlo pur rimanendo a migliaia, abbinando, così, un’operazione commerciale a un atto di solidarietà.

Carlo.Cascone@libero.it