Agli anziani è “vietato” finire in Rete
Internet si rivolge a un pubblico che è quasi esclusivamente giovanile
Internet? Un mondo solo per giovani. Questa l’accusa
di molte organizzazioni a tutela degli anziani negli Stati Uniti ma anche in
Europa. In pratica, le associazioni
criticano il mercato dei provider, dei portali, siti e quant’altro viva
attorno alla rete informatica, perché indirizzato solo verso un pubblico
giovanile, dimenticando quello più adulto e specie gli over 65.
Eppure, questo atteggiamento degli operatori di
Internet contraddice quello che è il trend di sviluppo della società a livello
mondiale e in special modo nei paesi industrializzati, maggiori fruitori delle
reti informatiche. La popolazione, infatti, va invecchiando e sempre meno è la
percentuale di ragazzi. I siti, invece, sono dedicati alle esigenze quasi
esclusivamente dei giovani. Ad esempio, sono pochi gli indirizzi che parlano di
medicina, di svago per adulti, di turismo per anziani. Ancor meno sono quelli
che offrono proposte culturali che non siano per ragazzini. Il commercio
elettronico sembra destinato ad un mercato di under 30. Abbondano offerte di
telefonini e di altri supporti telematici, abbigliamento per la neve (il 57%
ormai si acquista tramite Internet), accessoristica varia. Niente che possa
essere dedicato prettamente agli anziani.
In verità questa situazione è determinata dal fatto che sono pochi gli
over 65 che sappiano utilizzare un computer e la maggior parte dei navigatori è
oggettivamente di una fascia d’età bassa. Ma le cose stanno cambiando. Specie
in nei paesi europei e negli Usa dove gli anziani seguono corsi per imparare
l’utilizzo di un PC. In Europa i paesi scandinavi sono all’avanguardia e
addirittura il 70% delle famiglie possiede un computer. In Italia, invece, le
cose stentano a partire. Tra i pochi casi di alfabetizzazione gratuita in
Italia c’è l’iniziativa della San Pantaleone “Internet per due”. Bisognerà fare
uno sforzo, quindi, per diffondere la conoscenza del computer e Internet anche
tra gli anziani, per non farli diventare una fascia di emarginati informatici,
tanto da tenerli fuori anche dalla medicina che sempre più correrà sulle
autostrade della rete dei Web. Un impegno che dovrà coinvolgere sia gli
operatori di Internet e sia lo Stato. Quest’ultimo dovrà incentivare anche
economicamente i corsi di alfabetizzazione dedicati proprio alle fasce di età
più alte.