Appello della San
Pantaleone al Comune di Nocera Inferiore.
Nel mirino la
gestione dei servizi sociale e gli appalti.
E adesso
vogliamo vederci chiaro. La San Pantaleone chiede di comprendere tutta la
gestione dei servizi sociali al Comune di Nocera Inferiore, dopo la denuncia
dell’Arci “Antonello Simeon”. Il sodalizio nocerino ha messo in luce una serie
di quelli che sono punti oscuri negli appalti dei servizi sociali sia per gli
anziani che per i disabili.
E’ mai
possibile che si facciano bandi di gara dove vengano valutati anche requisiti
non inerenti al lavoro svolto? E’ il caso dell’assistenza agli anziani, una
sorta di aiuto nelle faccende domestiche che il Comune di Nocera Inferiore da
una decina di anni svolge.
Cosa
c’entrino l’assistenza ai tossicodipendenti o quella materno infantile non si
capisce, eppure sono stati valutati con molti punti, gli stessi previsti per
l’esperienza riabilitativa.
La denuncia
dell’Arci ha sconvolto un panorama che sembrava tranquillo, ma che sotto covava
la polemica, e ha messo in luce come le scelte dell’amministrazione Di Vito
abbiano portato anche ad una riduzione degli assistiti. Precedentemente si
assistevano fino a 80 anziani, oggi il numero è sostanzialmente calato (40%
circa in meno) e c’era un rapporto di un’operatrice per ogni disabile nelle
scuole, mentre oggi c’è un operatore per plesso, che spesso deve aiutare anche
3-4 portatori di handicap per volta.
Altro
interrogativo a cui non sembra ci sia una risposta è l’esclusione a priori
delle Onlus, le organizzazioni non lucrative di utilità sociali. Non se ne
riesce proprio a comprenderne il motivo, visto che il primo soggetto attuatore
indicato dalla legge sull’assistenza agli anziani sono proprio le
organizzazioni non lucrative di utilità sociale. In più, le cooperative
sociali, Onlus di diritto, possono godere degli stessi benefici fiscali delle
organizzazioni, di conseguenza non ci sarebbe alcuna concorrenza sleale.
E’ ora che
si comprenda qualcosa, così come in tutto il comparto dei servizi sociali, la
nuova frontiera di chi ha voglia di arricchirsi. Spesso, cooperative sulla
carta o pseudo associazioni, s’interessano ai disabili o agli anziani solo per
l’affare che la loro assistenza procura.
Non si
possono garantire appalti solo al prezzo più basso, ma vanno valutati bene i
curriculum di ogni partecipante, affinché sia la qualità del servizio offerto e
non solo il prezzo più basso a determinare i vincitori delle gare.
Purtroppo,
tutto questo spesso non accade e le pubbliche amministrazioni tendono solo a
soddisfare una richiesta, spendendo quanto meno è possibile, ignorando la
qualità.
La San Pantaleone, come tutte le altre associazioni serie operanti nel
settore anziani e portatori di handicap spera in una risposta del Comune di
Nocera Inferiore che rassereni un intero settore, forse il più delicato della
pubblica amministrazione. Speriamo che queste ultime comincino a considerare
sul serio la nostra proposta di formulare un albo dei servizi sociali per tutti
gli aventi diritto. L’utente sceglierebbe da quest’albo, diventando soggetto
attivo e non passivo del servizio, la cooperativa, l’associazione o il singolo
operatore. Speriamo anche che la vicenda nocerina non si concluda con la solita
frase “E’ colpa del funzionario” anche perché la responsabile del settore
politiche sociali, Maria Ambrosio, è stata nominata da poco tempo.