Dopo la ristrutturazione
Bella.
Bellissima. Ma i disabili potranno mai vedere la nuova sala consiliare del
Comune di Nocera Inferiore?
Il
sindaco Aldo Di Vito, giovedì scorso, ha inaugurato l’aula del Consiglio
comunale, ma non l’ha aperta a tutti.
La
ristrutturazione faraonica è costata milioni e milioni per impreziosirla,
renderla affascinante, quasi fosse una bella donna, o la sala riunioni di una
capitale.
Purtroppo,
però, è stato dimenticato un “piccolo” particolare: dare la possibilità a tutti
i nocerini di partecipare alle assise cittadine.
Per
accedere all’aula, infatti, bisogna superare non poche barriere
architettoniche. A partire dall’ottocentesca scalinata, che dà l’accesso ai
piani superiori dove è situata la sala consiliare, un anziano o un portatore di
handicap deve scalare decine e decine di gradini.
Per
questi ignorati nocerini, è un problema non solo raggiungere il primo piano. Ma
lo stesso pian terreno. All’ingresso della Casa comunale, infatti, sono situati
alcuni gradini, insormontabili con una carrozzina. E’ mai possibile che non si
possa costruire uno scivolo per arrivare al pian terreno del Comune e un
ascensore per salire al primo? Non occorre nessun finanziamento stratosferico
per realizzare queste opere. Del resto, ci sono molte leggi che favoriscono
l’abbattimento delle barriere architettoniche, la cui esistenza è del tutto
indecente soprattutto per la sede del municipio.
Nei
pochi mesi che lo separano dalla fine del mandato, il sindaco Di Vito vada al
di là dell’effimera esteriorità e dello sfarzo, e si adoperi per la sostanza:
un semplice ascensore per anziani e disabili.