Cosa
puoi fare bevendo un caffè in meno o non mangiando una sola pizza? Tante cose,
anche della solidarietà. Con una donazione di due mila lire, ad esempio, puoi
acquistare una tanica per l'acqua da dieci litri o con 10mila lire un fornello
o un palo da due metri per il sostegno delle tende. Se hai voglia, quindi, di
rinunciare ad una serata in pizzeria o di una consumazione al bar per dare una
mano a chi è più sfortunato, basta aderire alla campagna promossa da “Mani
Tese”, che intende soccorrere i profughi del campo di Mekete, Afabet in
Eritrea. Il progetto costa solo 66milioni di lire, ma darebbe un aiuto concreto
a migliaia di sfollati, provenienti dalle zone invase dalle truppe etiopiche
durante la terza offensiva del conflitto che contrappone l’Etiopia all’Eritrea.
Iniziata il 12 maggio scorso, come terza fase di una guerra scoppiata
ufficialmente per ragioni di frontiera, si è risolta in una vera e propria
invasione di vaste aree dell’Eritrea. Gli organismi internazionali competenti
calcolano che sia più di un milione la popolazione colpita dall’invasione e
oltre 700.000 sono gli sfollati. L’aiuto in questo campo di Mekete è
urgentissimo. In poche migliaia di metri quadri ospita una popolazione di 25
mila persone costituita da 5.976 bambini al di sotto dei 5 anni, pari al 24%
del totale; poi ci sono 10.191 ragazzi tra i 5 e i 17 anni, pari al 41% della
popolazione; 7.384 persone hanno tra i 18 e i 59 anni (pari al 29%), mentre gli
anziani sono 1.449 (6% della popolazione totale). Le bambine e le donne sono il
59%, i bambini e gli uomini il 41%; il divario è particolarmente ampio tra gli
sfollati di età adulta: 1.950 uomini per 5.454 donne.
Chi voglia contribuire potrà effettuarlo
sottoscrivendo l’apposito modulo e versando tramite carta di credito (circuito
Visa o Mastercard) adendo il sito www.manitese.it.