Un anziano che vive in una casa di riposo
In questo testo voglio parlare di una persona anziana che io conosco. Questa persona è il nonno di una mia amica con la quale gioco sempre insieme nel cortile di casa.
Questa persona si trova in una casa di riposo a Salerno e ha circa ottant'anni. Ha tre figli due maschi e una femmina. I figli lo hanno portato in una casa di riposo perché non hanno il tempo di accudirlo perché devono lavorare sodo. Ogni tanto con la mia amica vado a trovarlo e lui è molto contento. Una volta ci ha mostrato un album di foto di quando i suoi figli erano piccolini e ci ha detto che sono i suoi ricordi più belli. Ci disse anche che ha molta nostalgia della sua casa e dei suoi figli. Lui capisce che loro non hanno tempo di occuparsi di lui, ma i suoi occhi sono tanto tristi e si vede che si sente solo. Nella casa di riposo non lo trattano male, lo curano, lo portano in giardino, gioca a carte con gli altri anziani, ma comunque si sente come se stesse in prigione. Una volta ha confidato a mio padre che si sente abbandonato e che preferirebbe morire per non essere più un peso per i suoi figli. I suoi giorni sono rallegrati solo dalle poche visite che riceve dai figli e dalla nipotina. Quando ciò accade il suo viso diventa sorridente e gli occhi diventano lucidi dalla felicità. Il mio papà sta cercando di convincere i figli a portarlo via dalla casa di riposo, ma loro hanno risposto che sta bene ed è curato. Se fosse stato mio nonno non avrei lasciato che fosse stato rinchiuso li dentro perché li le persone si sentono abbandonate rinchiuse in un carcere, rifiutate e non amate.
Teresa Foggia IV San Marzano sul Sarno
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