Il nonno Leotta Ignazio racconta la mietitura
Mio nonno, che ha ottantasette anni, ha detto che quando lui era bambino , durante il periodo della mietitura, la gente si spostava con i propri carri in altri paesi non molto lontani, con tutta la famiglia, così cantando arrivavano nei campi di grano. Una volta giunti, i carri venivano sistemati in cerchio in un enorme cortile.
Di giorno gli uomini lavoravano nei campi mietendo il grano, le donne e i bambini rimanevano vicino al carro. I bambini erano occupati a pulire, lucidare, ed addobbare con spighe di grano il carro. Le donne invece erano impegnate a battere il grano e preparavano un grande fuoco al centro del cerchio.
Di sera gli uomini smettevano di lavorare e tornavano al carro insieme alla famiglia, seduti per terra cenavano con minestra di legumi, uova sode, formaggio e olive infornate. Cantavano, suonavano il maranzano, ballavano ed ammirano il lavoro fatto dai bamibini. Tutti i carri, così addobbati, tornavano ai loro paesi alla fine della mietitura.
Ricette
Olive infornate
Mettere le olive nere, quelle grosse e carnose, in una teglia con un poco d'olio, mezzo bicchiere di vino bianco e degli spicchi d'aglio interi. Infornare e sfornare quando accennano a diventare secche.
Minestra di ceci
Lasciare ammorbidire in acqua 800 grammi di ceci, con un pizzico di bicarbonato, una notte. Il giorno dopo, salate e portate a cottura i ceci. In un tegame fate soffriggere in olio d'oliva due cipolle affettate, unite a due pomodori maturi, un pizzico di rosmarino, peperoncino rosso macinato, sale e pepe nero. Aggiungete i ceci con l'acqua di cottura e lasciate che si insaporiscono.
Leotta Emiliano I B Montecorvino Rovella
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