...è il nonno
Roby e il cane
C'era una volta un anziano di nome Robi, che era rimasto solo: aveva perso la moglie e i figli erano lontani per lavoro, e gli era rimasto solo un cagnolino. IL cagnolino si era affezionato molto a lui, gli portava i vestiti e le pantofole e ogni volta che il suo padrone era in difficoltà interveniva sempre. Robi e il cane facevano molte passeggiate insieme e quando il cane vedeva il suo padrone triste andava a prendere la palla per giocare insieme Tra il padrone e il cane c'era un grande affetto: l'anziano Robi gli costruì una bella cuccia, e ci mise anche un cuscino e una coperta per farlo dormire comodo. L'anziano preparava al cane tutte le cose buone che gli piacciono, come le polpette e la pasta con il sugo. Quando il cagnolino si ammalava il padrone lo portava subito dal veterinario. Una sera entrarono in casa due ladri che volevano picchiare il vecchio per rubargli i soldi, allora il cane capì subito cosa stava succedendo e intervenne.
Azzannò la mano del primo uomo facendogli cadere l'arma, invece all'altro lo morse al piede facendolo impaurire, così i due uomini vedendo il cane tanto feroce scapparono per la paura. Quando i ladri se ne andarono il vecchio tremava ancora per la paura, ma accarezzò e lodò il suo cane con gratitudine per il coraggio che aveva avuto. Un brutto giorno il padrone morì e il cane rimase così triste che si coricò sulla sua tomba e non si mosse più fino a quando anche esso morì. Questo ci insegna che a volte gli animali sono più affezionati degli uomini.
Donato Corrente V C
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