...è il nonno
Sono una bambina di 11 anni e voglio raccontarvi una storia triste: parla di una donna bellissima, fidanzatasi in età avanzata con un coetaneo del luogo.
Si chiamava Bettina e viveva in un paesino di montagna, da sola, e perciò era legatissima al suo compagno che era diventato l'unico scopo della sua vita.
Purtroppo però fu molto sfortunata, perchè un giorno le accadde una cosa bruttissima: Ella subì delle violenze da un altro uomo e per questo il suo fidanzato, anzichè aiutarla, confortarla e proteggerla la lasciò.
Da allora Bettina perse tutta la felicità, e la voglia di vivere e cosa ancora più grave, andò "fuori di testa".
Cominciò a fare delle cose stranissime come stare tutto il giorno a casa, uscire di notte aggirandosi nei boschi, nei cimiteri, rubando legna nei casolari.
Non si lavava, non si pettinava, e i suoi capelli sembravano cespugli di rovi ingialliti. Si nutriva di radici e di erbe che raccoglieva di notte scavando con le unghie nella terra. Scava oggi scava domani, le sue mani cominciarono a diventare bruttissime, come quelle di una strega. Erano piene di macchie e di croste, con unghie lunghissime come quelle della talpa. Per questo in paese in molti avevano paura di lei, mentre altri la prendevano in giro chiamandola: Bettina l'Eremita, Bettina La Streghina.
Bettina fu sempre più isolata e derisa da tutti, e un giorno Bettina scomparve nel nulla e ancora oggi la si cerca......
Questa è la conseguenza dell'indifferenza e dell'ignoranza della gente che porta chi non si sente accettato a ridursi come Bettina. Io credo che se lei non fosse stata abbandonata anche da chi diceva di volerle bene, non si sarebbe rovinata fino a annullarsi. Oggi forse Bettina sarebbe stata sola, ma.... viva.
Proietti .... V C
Per
votare
questo racconto segnalare il codice 463
|
partecipanti
| racconti
| votazioni
|
|