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Concorrente 469

Il muletto vanitoso

Mio nonno è una persona molto simpatica. Egli dedica a noi nipoti, gran parte del suo tempo libero durante il quale allieta raccontando favole stupende. Una in particolare la ricordo volentieri e, proprio perché la ritengo una delle migliori, voglio raccontarla anche a voi.
C'era una volta un muletto col pelo biondo molto carino che vantava sempre la bellezza e nobiltà di sua madre. Diceva a tutti i suoi amici animali: " Mia mamma era nobile e bella ed io voglio essere come lei!"
Passava tutto il giorno a specchiarsi ed a lisciarsi il pelo biondo. Un giorno però, un maialino gli chiese: " Caro muletto tu parli sempre di tua madre ma tuo padre chi era?"
" Che vuoi che mi importi di mio padre? Io sono bello come mia madre e tanto basta" Con il passare degli anni il mulo incominciò ad invecchiare; il suo pelo perdeva la lucentezza tanto che il padrone decise di venderlo ad un mugnaio che lo faceva lavorare da mattina a sera. Il mulo diventava sempre più brutto e sempre più stanco; nei momenti di tristezza pensava spesso a sua madre e a quanto era bella, ma non si vantava più con i suoi amici.
Un giorno però non seppe resistere alla tentazione e riprese nuovamente a vantarsi. Tutti gli animaletti cominciarono a ridere ed a prenderlo in giro dicendo: " Ma non vedi come ti affatichi presto non riesci neppure a sopportare il peso del lavoro quotidiano. Sei diventato così brutto che diventa difficile immaginare che tua madre fosse poi tanto bella come tu dici." Persino i topini ridevano sotto i baffi! Il muletto si sentì mortificato e si isolò dal gruppo rintanandosi in un angolo, soltanto il cane che stava sdraiato all'ombra lo osservava dispiaciuto e siccome era il più saggio del gruppo gli disse: " Io sono tuo amico e voglio darti un consiglio per evitare che gli altri continuino a prenderti in giro. Invece di parlare sempre di tua madre prova a ricordarti e ad apprezzare anche tuo padre che certamente non era bello come lei perché era un asino, però aveva grosse qualità lavorative e se tu seguissi il suo esempio riusciresti senza dubbio a sopportare meglio la fatica quotidiana!"
Come vi è sembrata? E' vero che è proprio carina? Io credo che in cuor suo il nonno nel raccontarcela vuole lanciarci il messaggio di essere meno presuntuosi verso gli altri; di accertarci cioè così come siamo, con le nostre virtù delle quali dobbiamo essere fieri, ma anche con i nostri difetti che non dobbiamo cercare di nascondere 

Martina Serena Franchetti Classe II

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