La mia nonna racconta...
La mia nonna Antonietta mi racconta che quando era piccola trascorreva il Natale con parenti ed amici in casa. La nonna insieme ai suoi quattro fratelli e cinque sorelle aspettavano il Natale per poter finalmente mangiare le buone cose preparate con atnto impegno dalla sua mamma: I ravioli, il pollo imbottito, i tarallucci.
Per la mia nonna i dolci erano più attesi: torte di crema, struffoli, zeppole che anche lei aiutava a preparare e poi insieme alle sorelle più grandi andava a cuocere al forno dei contadini vicini di casa.
L'albero di Natale che la mia nonna costruiva era piccolo e posto nella camera da letto, consisteva in un ramo di abete appeso al quale c'erano alcuni mandarini e caramelle fatte in casa. Poche cose rispetto a quello che molti bambini oggi possono aver, ma per loro era tanto bello.
Il presepe era costruito con misere statue, pochissime case disposte vicino alla capanna del Bambino Gesù. I Re Magi erano di carta, i pastori erano di carta, le capanne erano di carta, tutto era semplice. Ma un Natale il suo fratellino volle accendere una candelina e così prese fuoco tutto il presepe.
Nel pomeriggio, vicino al camino, con parenti e amici mangiando arance, mandarini e nocciole si raccontavano gli avvenimenti dell'anno trascorso.
La nonna dice che ai suoi tempi erano più felici di adesso anche se avevano molto di meno.
Riccardo Capasso classe V 1° Circolo - Campagna
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