Gli anziani nel 2000
Un giorno una signora, dovendo uscire per delle compere, lasciò il figlio Max con il nonno. La cosa si ripeteva spesso, ma a Max non dispiaceva perché così poteva dedicarsi al suo passatempo preferito senza essere disturbato. E sì, perché Max navigava su internet e stava ore ed ore dinanzi al video del suo computer e spesso sentiva la mamma brontolare. E nonno invece no, ma stava solo a guardare curiosamente. Quel giorno si sedette a fianco a lui e disse: "Vuoi insegnare anche a me come si fa? Visto che oggi se non sai usare il computer se solo un fannullone?"
Dato che Max era molto appassionato per queste cose e visto che sapeva usare bene il computer e per saperne ancora di più frequentava anche una scuola di informatica, disse subito di sì: finalmente qualcuno capiva la sua passione e non gli diceva di smettere! Max insegnò al nonno tutte le cose e i segreti dell'informatica così divenne bravissimo, quasi più bravo dello stesso Max e man mano si aggiornava per saperne di più.
Vedendo che era molto bravo il nonno decise di aprire una scuola di informatica per aiutare tutti i suoi amici che erano "arretrati". Dopo un paio di anni la chiuse e aprì una sala con un paio di computer, dove la mattina c'era Max e quando tornava da lavoro c'era lui. Infatti il nonno lavorava in Campagna, perché era andato in pensione e per non stare senza far niente aveva deciso di coltivare un piccolo pezzo di terra e far mangiare a i suoi adorati nipotini cibi genuini.
Dopo diversi anni il nonno Tom morì e Max se la dovette cavare da solo, ma ci riuscì molto bene, grazie anche ai saggi insegnamenti del caro nonno. Io penso che a tutti piacerebbe avere un nonno come quello di Max. Invece mio nonno è il contrario del signor Tom, infatti quando mi vede vicino al computer dice sempre: "Che state a fare tante ore là vicino? Questo coso fa solo male al cervello e agli occhi!" Ma mio nonno è all'antica.
Teodoro Rofrano classe IV
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