Il panettiere e gli gnomi
Un anziano panettiere senza sua colpa, era diventato povero, a causa della sua stanchezza: sbagliava tutti gli ingredienti, così nessuno più acquistava il suo pane, che prima era tanto croccante da attirare tutta la gente del paese. Allora pensò: se esistessero gli gnomi, sarei davvero fortunato!
Una notte mentre era al lavoro, si addormentò. Quando si svegliò per rimettersi al lavoro, si accorse che l'impasto che stava lavorando prima di addormentarsi era diventato pane ed emanava un odore invitante. Ne staccò un pezzetto e lo assaggiò: era buonissimo e croccantissimo.
Di buon mattino entrò nel negozio un uomo che acquistò il pane. Dopo di lui cominciò ad arrivare altra gente e il panettiere si rincuorò un pochino. La notte seguente l'anziano panettiere, si addormentò di nuovo e si svegliò al mattino sentendo il vocio delle numerose persone accorse per assaggiare il suo pane. Rimase sbalordito, e se il mattino precedente aveva creduto che quel pane fosse stato sfornato dalle sue stesse mani, ma la vecchiaia glielo avesse fatto dimenticare, questa volta si dovette ricredere: allora gli gnomi esistevano davvero! La notte successiva rimase sveglio: voleva vedere con i suoi occhi quello che succedeva. Alle due in punto arrivarono due graziosi omini nudi: presero tutto l'occorrente e con le loro manine cominciarono ad impastare con tanta rapidità che il panettiere non poteva distogliere lo sguardo per la meraviglia. Se ne andarono saltellando solo quando il pane fu pronto. Dopo quella notte il panettiere non si addormentò più anche perché a tenerlo sveglio e arzillo erano gli gnomi, con i quali strinse una forte amicizia. Grazie al loro aiuto l'anziano panettiere diventò ricco, ma non svelò neppure ai suoi cari ed adorati nipotini, il segreto del suo pane
Paolo Ruben Gomez classe IV
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