I poteri magici del nonno
In un giorno d'estate dell'anno scorso io e la mia famiglia decidemmo di fare un pic-nic nel bosco. Partimmo alle otto del mattino e arrivammo nel boschetto alle nove. Appena arrivati, la mamma incominciò a cucinare, mentre io e il nonno andammo alla ricerca della legna per il fuoco. Quando tornammo non trovammo più la nostra famiglia: era scomparsa! Ci preoccupammo e tornammo subito nel bosco per cercarli. Mentre camminavamo, il nonno decise di raccontarmi tutti i suoi segreti: mi spiegò che lui era l'ultimo discendente della famiglia dei maghi Oxor e che non mi dovevo preoccupare perché con i suoi poteri magici saremmo riusciti a ritrovarli. Ci incamminammo per il bosco e incontrammo un gufo saggio che grazie ad una magia del nonno potè parlare. Ci spiegò che la nostra famiglia era stata catturata dall'orco del bosco che li aveva portati nella sua tana. Allora il nonno prese dalla sua borsa una piccola palla di vetro, ci guardò dentro e vide dove era la tana dell'orco. Scoccò tre volte le dita e all'improvviso mi sentii alzare da terra: non ci crederete, ma io volavo, era una sensazione molto bella. Dopo alcuni minuti arrivammo alla casa dell'orco, il nonno scoccò di nuovo tre volte le dita e ci ritrovammo a terra. Nel frattempo, l'orco ci aveva visti arrivare e aveva preparato una trappola e così ci catturò e ci mise in una prigione dove incontrammo la nostra famiglia. Appena ci siamo visti, ci siamo abbracciati e ci siamo messi a piangere, dopo questo momento commovente, pensammo ad un piano per scappare. Il nonno ci trasformò in tanti topolini e riuscimmo a passare attraverso un piccolo buco. Una volta fuori il nonno ci ritrasformò di nuovo come prima e poi con una magia ritornammo a casa felici di essere ritornati insieme, ma tanto stanchi per l'avventura.
Assunta Del Pomo classe IV
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