Nonno Ciccio e gli extraterrestri
Nonno Ciccio passeggiava tranquillo nei giardini pubblici.
Aveva da poco accompagnato il suo nipotino Francesco a scuola e voleva godersi il tiepido sole primaverile. I fiori intorno emanavano un soave profumo e gli uccelli cinguettavano tra i rami degli alberi. Era proprio una bella giornata e nonno Ciccio era proprio felice; aveva un nipotino che lo adorava ed una famiglia che aveva ancora bisogno di lui.
Mentre pensava a tutte queste cose fu abbagliato da una luce improvvisa, sentì due tenaglie che lo afferravano e non capì più niente. 5i risvegliò in una stanza tutta bianca illuminata da una luce forte e fastidiosa. Non sapeva dove fosse, intorno non c'era nessuno, si sentivano solo degli strani bisbiglii in una lingua sconosciuta. Ad un tratto la porta si aprì ed un omino tutto verde con due occhi rossi si avvicinò a nonno Ciccio: "Non avere paura: "disse, "Io sono Tre-Tre e sono il capo di questo pianeta." "Ma cosa volete da me?" chiese il nonno. "Tu sei qui perché ci devi svelare un segreto. E' da un po' di tempo che osserviamo il tuo pianeta e abbiamo notato che siete sempre felici; la sera vi riunite a tavola, parlate tra di voi e avete sempre qualcosa da fare. Qui da noi la vita è sempre triste, persino gli uccelli non cinguettano più e i fiori non profumano come una volta." Mentre Tre-Tre parlava nonno Ciccio pensava: "Ma questi stanno proprio male! Come farò io ad aiutarli?" "Vorrei conoscere il tuo paese," disse il nonno a Tre-Tre, forse potrò capire la causa di tanta tristezza."
Detto fatto Tre-Tre e nonno Ciccio si avviarono per le strade della città. Tutto appariva superefficciente, ogni cosa era al suo posto in ordine: i commercianti nei loro negozi, i papà all'ufficio, le mamme a casa, i bambini a scuola e i nonni... già dov'erano i nonni? Chiese spiegazioni a Tre-Tre che a questa domanda si illuminò diventando ancora più verde e rispose: " Questo è il nostro fiore all'occhiello, nel nostro pianeta gli anziani sono tenuti in grande considerazione e per loro abbiamo costruito una città nella città, andiamo a visitarla.
Salirono sulla loro astroauto e in breve si ritrovarono in ~ grande città: tutto intorno era in ordine e pulito, i palazzi erano alti e ognuno aveva un numero precisato di finestre. Non c'era un'astroauto per la strada, non c'erano negozi ma solo panchine su cui erano seduti vecchietti e vecchiette dall'aria triste e malinconica accuditi da efficienti macchine. "Non è meraviglioso?" Disse Tre-Tre. "Meraviglioso?" Rispose nonno Ciccio, " ma questa è una calamità! Adesso capisco perché il vostro pianeta è tanto triste. Restituite i nonni ai nipotini e tutto ritornerà più allegro."
Tre-Tre ci pensò un poco su, poi diede ordine di condurre ogni nonno dal suo nipotino. come per incanto tutto si trasformò, gli uccelli ripresero a cantare, un soave profumo si liberò nell'aria e nonno Ciccio... aprì gli occhi e si ritrovò di nuovo ai giardini pubblici. Era stato tutto un sogno, oppure?...
Gruppo II A e II B
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