Il nonno racconta
Mi chiamo Anna, ho nove anni e frequento la quarta elementare di un piccolo paese di nome Rutino. Vivo oltre che con la mamma, papà e i miei fratellini, anche con i nonni paterni, ai quali voglio molto bene. Ma è con nonno Francesco che mi piace parlare perché mi racconta fatti e particolari della sua vita che a volte mi sbalordiscono. L'altra sera, guardando il telegiornale, ho visto scene di guerra che mi hanno colpita e rattristata. Ero con il nonno e ho voluto sapere cosa era stata per lui la guerra, visto che me ne aveva parlato già altre volte. La sua espressione sempre serena e tranquilla è cambiata. E' diventato triste e mentre parlava gli occhi gli si sono riempiti di lacrime. La voce tremava nel raccontare le privazioni, le paure e le sofferenze che lui e tanti che erano bambini a quel tempo hanno dovuto subire. Il rombo minaccioso degli aerei è il ricordo che gli si è impresso nella mente più della paura e delle privazioni. Alla fine del lungo racconto del nonno ho capito l'inutilità della guerra: lui mi ha spiegato che ora viviamo nella pace e nel benessere perché abbiamo tutto il necessario per stare bene. Inoltre mi ha detto che noi piccoli dobbiamo renderci conto di come siamo fortunati perché possiamo vivere in pace, senza privazioni e con la possibilità di studiare. Ancora una volta mi sono resa conto di avere un nonno super, perché con parole semplici mi ha fatto capire i grandi valori della pace e delle libertà.
Anna classe IV
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