Un super nonno e la vecchina
Nonno Michele è un nonno simpatico e mattacchione dalle mille avventure. È un tipo allegro, e molto buono con tutti. Il nonno è bruno, con gli occhi marroni, ed è un grande chiacchierone, deve sempre parlare lui. Se una persona sta parlando di una cosa, egli parla in sottofondo di un'altra cosa. Poi se qualcuno gli fa una domanda su un argomento che a lui non piace, comincia a parlare di tutt'altro. Ma nonno Michele ha affrontato anche mille avventure. A me ne ha raccontato un sacco, come quella dell'astronauta. Un giorno, quando era giovane, decise di fare un giro nello spazio. Così andò in una base spaziale che solo lui conosceva, per prendere l'astronave. Partì insieme a degli esperti di aeronautica. Quando furono nello spazio, nonno Michele rimase a bocca aperta. Dice che era tutto bellissimo intorno a lui. Allora gli esperti chiamati Gian, Luis e Nico decisero di uscire dall'astronave, per fare tutti insieme una passeggiata nello spazio. Il nonno decise di andare con loro. Prima di uscire dalla navicella indossarono tutti delle tute spaziali bianche, dei caschi e delle bombole per l'ossigeno, poiché come ben sappiamo, sulla luna non c'è ossigeno, e per sopravvivere dovevano usare di quelle bombole. Nonno Michele uscì per primo e quando era già nel vuoto pareva che galleggiasse come sull'acqua. Il nonno dice che il tempo lì passava in un batter d'occhio, e che le loro giornate le trascorrevano andando in giro per i pianeti, infatti andarono su Marte, Venere, Giove e molti altri. Quando nonno tornò sulla terra raccontò tutto ai suoi genitori che non volevano credergli. Solo io gli credo quando mi racconta queste sue strane avventure. Un'altra avventura è quella che lui chiama l'avventura al Palazzo. Nel mio paese c'è un palazzo molto antico. Prima era aperto a tutti, però ora l'hanno restaurato e l'hanno chiuso. Il giorno del compleanno di un amico, tutti i ragazzi tra cui il nonno, volevano giocare al gioco dell'esploratore. Però per giocare dovevano trovare un posto completamente sconosciuto. Allora andarono al palazzo. Si attrezzarono con corde, pila e dei panini ed entrarono nel palazzo che avrebbero esplorato. Tutti, però, avevano un po' di paura perché il palazzo era abbandonato da tanto tempo. La porta d'ingresso era aperta, era un grandissimo portone di ferro da fuori e di legno all'interno. Appena entrati c'era una grande stanza con tutti mobili antichi coperti con delle lenzuola ingiallite e tante ragnatele. Sollevarono un lenzuolo da un mobile, aprirono un cassetto e trovarono una carta arrotolata, legata con un nastrino dorato. Lo presero e lo aprirono; era tutto sbiadito ma qualcosa si riusciva a vedere. Sul foglio c'era disegnata la mappa della casa. Cominciarono a girare per stanze seguendo le indicazioni della mappa. Era tutto molto prezioso e molto bello. Ad in tratto si accorsero che sulla carta c'era disegnato un baule in una stanza al terzo piano del palazzo: terza stanza a destra. Corsero per la scale fino al terzo piano, imboccarono un corridoio lunghissimo, ed entrarono nella terza camera a destra. C'era un letto, e ai suoi piedi il baule, che era disegnato sulla mappa. Nella camera trovarono una vecchina che vedeva delle vecchie fotografie, e disse ai ragazzi con una voce rauca:
- Come mai siete venuti qui? Mai nessuno mi è venuto a trovare! Nessuno sa che io sono qui! Io sono la figlia del padrone del palazzo. La gente crede che i padroni e tutte la persone del palazzo siano morte. Allora mi dite cosa volete?
I ragazzi restarono per un momento in silenzio, ma poi cominciarono a parlare, veramente cominciò nonno Michele che era il più coraggioso:
- Signora, noi veramente volevamo visitare il palazzo - disse il nonno andandosi a sedere accanto alla signora- e su un foglio trovato per caso giù, al primo piano, abbiamo visto un baule disegnato e proprio qui ai piedi del letto. Noi vorremmo sapere cosa c'è lì dentro!- continuò il nonno.
La signora sorrise e accarezzo il ragazzo:
- Chiamami Chiara se vuoi, nel baule c'è qualcosa di molto prezioso. Io ve lo faccio vedere, ma promettete che non lo direte a nessuno!! Dovrà rimanere un segreto!-
I ragazzi risposero in coro:
- Sì, noi promettiamo che non lo diremo a nessuno!-
La signora Chiara andò verso il baule prese delle chiavi molto grandi, che nascondeva in una profonda tasca, e aprì il baule. I ragazzi rimasero sbalorditi .
Lì dentro c'erano delle monete d'oro, collane di perle, diamanti, smeraldi, rubini, zirconi e brillanti. In quel baule c'era un tesoro che valeva miliardi! La signora Chiara disse loro:
- Per questo sto sempre qui, ma sto sempre qui anche perché non mi conosce nessuno!
I ragazzi sorrisero e dissero che sarebbero andati a trovarla di nuovo. Dopo usciti dal palazzo tutti andarono a casa. Però dopo qualche giorno andarono un'altra volta a trovare la signora Chiara, ma la trovarono nel letto e disse ai ragazzi:
- Grazie che siete venuti! Vi volevo dire che quel baule con tutto dentro, lo dovete donare ai paesi poveri. Fate quello che vi ho detto, vi prego!
La voce della signora si sentiva sempre meno, ma dopo che disse questo Chiara morì e anche il suo corpo scomparve come per incanto. Tutti i ragazzi si commossero. Poi fecero quello che aveva detto la signora. In quel palazzo però non ci entrarono mai più. Nessuno crede a nonno Michele che ha affrontato tante altre avventure che ci vorrebbero giornate intere per narrarle. Nonno Michele ha una memoria eterna, non dimentica niente nemmeno i piccoli particolari, solo che delle volte fa l'imbranato. Io credo che lo faccia per divertirmi. Nonno mi ha raccontato anche della sua infanzia povera. Lui è stato nei campi a zappare la terra, a seminare il grano, gli ortaggi ed altre cose. Ma era anche tanto libero, non aveva alcun pensiero, né di lavorare e né di andare a scuola. Quando si sposò nonno dovette emigrare insieme a nonna in Germania per lavorare e anche lì conobbe altre persone .
Nonno Michele è veramente speciale "è il miglior super nonno! "
Alessia Pellegrino 5^A
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