Un concorso magico
Vivevano in un'antica casa di riposo, immersa nel verde, dei nonni non tanto vecchietti e con la stessa simpatia di quando erano bambini. Erano ospiti di quella casa perché, essendo molto vivaci, combinavano ogni giorno guai e marachelle insieme ai nipotini. I figli disperati il avevano affidati alla casa di riposo. In questa casa stavano bene, ma non era permesso loro di fare confusione o scherzi a volontà e divertirsi tanto, Non si sentivano a loro agio ne non combinavano guai, qualcuno era anche un po' musicale, amava Il tamburo, qualche altro l'armonica a bocca , Niki Il suonatore si divertiva con i coperchi delle pentole della cucina. Un giorno, In giardino presero gli strumenti veri e quelli costruiti da loro e inventarono un motivo straordinario molto bello e ritmato. Il suono arrivò fin nelle case dei nipoti e come se una voce parlasse loro, sentirono nel cuore un forte desiderio di seguire quel suono. Era più forte di loro, come una magia. I nipoti si ritrovarono con le loro trombette, i loro flauti, le batterie, le chitarre intorno ad un cespuglio di gelsomini, ad un tratto come se si aprisse una porticina verde nel cespuglio; ad uno ad uno
varcarono la soglia percorrendo un vialetto costeggiato da intrecci di fiorì.
Da questi fiori usciva la voce dei nonni che si esercitavano a suonare. L'incontro fu musicale e quante note uscirono felici: sembravano stelle, fiori, colombe e tutte le note colorate formarono un arcobaleno. I nipoti seduti al piedi dei nonni suonarono la
Stessa melodia in un concerto incantato. Frattanto i genitori spaventati corsero alla casa di riposo e videro uno spettacolo mai visto. Nonni e nipoti cominciarono con la musica e con gli occhi una musica emozionante che aveva attirato anche le persone e gli animali del prato: gli uccellini sui rami, gli scoiattoli avevano smesso i loro salti e le lucertole ascoltavano sulle pietre la dolce melodia. Nonni, nipoti e figli si abbracciarono felici.
classe III D
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