Nonno
"brasilero"
Quando ero ancora in Brasile mio nonno mi raccontava tante storie, spesso del periodo della guerra.
Mio nonno è un italiano che abita in Brasile da 43 anni.
All'epoca della guerra lui era ancora un ragazzino e aveva altri due fratelli più piccoli, la madre era morta giovane e suo padre si era risposato. La matrigna non badava a loro, non li curava per niente. Quando passavano gli aerei lui prendeva i fratelli e correva a nascondersi nei rifugi in campagna, dove restavano per tutta la notte, impauriti e infreddoliti.
In quel periodo si soffriva la fame, non avevano niente da mangiare e quel poco che avevano doveva essere diviso per tre. Gli aerei lanciavano degli alimenti, ma loro non li prendevano per paura che fossero avvelenati.
Finita la guerra dovette andare a fare il militare a Grado e lì imparò a leggere e a scrivere.: fu una grande gioia per lui!
Oggi nonno Angelo legge l'italiano e il portoghese, è un grande lettore di libri, conosce la storia e la geografia di molti paesi.
Verso il Brasile partì dopo essersi sposato, in cerca di fortuna. Fu molto difficile, sia perché non conosceva la lingua, sia perché non riusciva a trovare lavoro. Soffriva molto, ma non s scoraggiava!
Finalmente trovò lavoro, affittò una casa, comprò i mobili, cominciò una vita nuova.
Oggi lui mi dice che sono fortunata perché ho tutto e vivo in un paese dove non c'è la guerra, dove non si è assaliti ogni momento dal terrore della morte.
MARIA HELENA DA SILVEIRA
Scuola elementare Baronia
DIREZIONE DIDATTICA DI PISCIOTTA
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