Il falso rapimento
Mio nonno da piccolo credeva agli extraterrestri e ancora oggi mi racconta storie di questo genere.
Una volta mi ha raccontato che, quando aveva sei anni, mentre giocava e pallone con i suoi amici, ad un certo punto vide una luce rossa che gli accecava gli occhi e che si avvicinava sempre di più. Improvvisamente si spense e si aprì un portellone di un disco volante: uscirono fuori due strani individui con i tentacoli che parlavano telepaticamente, trasmettendo il messaggio nella mente della persona che si trovava di fronte.
Quei due strani esseri chiesero a mio nonno come si chiamava, quanti anni aveva e altre informazioni.
In seguito lo invitarono a salire sulla loro astronave: all'interno era tutto computerizzato ed era guidato telepaticamente.
In poche ore fecero un viaggio intorno al mondo e il nonno poté ammirare tante città: Tokyo, Madrid, New York e altre.
Durante il viaggio gli alieni offrirono al nonno del pesce vivo e lui per ringraziarli insegnò loro il gioco del nascondino e insieme giocarono per molto tempo.
Quando si fece buio il nonno disse che era arrivato il momento di ritornare a case e gli alieni, molto dispiaciuti, lo riaccompagnarono. Prima di lasciarsi il nonno li invitò a ritornare. Gli alieni, credendo che il nonno avesse raccontato tutto ai suoi simili, fecero sparire dalla sua mente ciò che era accaduto quel giorno.
Nicola classe III
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