...e il nonno
Ecco un nonno super anzi extra super. Un nonno un po' serio ma tanto, tanto simpatico. Abita nella maestosa, stupenda, selvaggia Sardegna, dove vado una volta all'anno a settembre, quando mio padre può prendere le ferie. Parto con tanta voglia e tanta emozione di incontrare il nonno e trascorrere la fine dell'estate con lui. Mi piace tanto il mio nonno, mi parla di tanti fatti accaduti, del suo lavoro oppure del denaro o della casa. Lo guardo ha gli occhi un po' furbetti.
Non è tanto alto, un po' grasso, viso ruvido solcato da profonde rughe, naso a patata, occhi neri, orecchie grandi, capelli brizzolati simili al pepe e al sale.
Beh!! Io mi diverto quando il mio nonno è libero dal lavoro.
Il suo lavoro è faticoso, d'inverno lavora la legna e in estate spegne i fuochi nei boschi.
Quando sono con lui mi fa notare il Gennargentu. Spesso vi saliamo e io mi attacco a lui che mi dice: "Alessandro guarda che bello!" E' veramente bello! In fondo si vedono i paesaggi incantevoli e tanto verde. "Hai visto", soggiunge il nonno. "Vieni qui, ti racconto delle belle storie". Io mi sento in testa una felicità immensa.
Ci sediamo su un sasso e lo ascolto raccontare. Racconta che in Sardegna ci sono tanti pastori che pascolano le pecore sarde. Poi le portano nelle grande aziende, le mungono e fanno il formaggio conosciuto in tutta Italia. Torniamo in paese e andiamo a fare spesa, nonno dice "Domani andremo a fare delle provviste per l'inverno" "Sì, d'accordo".
Mio fratello non c'è, va sempre con papà e zio. Io preferisco andare con il nonno.
La mattina ci alziamo presto. Ci rechiamo alla sorgente per prendere l'acqua fresca e leggera, lo aiuto.
La sera prima di addormentarmi, dopo cena, nonno mi racconta cosa faceva da piccolo e quando ha fatto il militare, ed io lo ascolto incantato. Il giorno dopo mi fa sempre delle sorprese. Tutto felice dico "Oh !! Grazie nonno' "Forza andiamo a pesca."
Pescate le trote le carichiamo sulla carrozza. "Fermati!!" "Cosa c'è nonno?" "guarda quello è il mio orto" "Costruiamo una casetta di legno?" "Sì" Prendiamo la legna e ci mettiamo a costruire una capanna. Completata entriamo e ci sediamo e parliamo tra noi come due vecchi amici.
Il giorno della partenza sono triste, riparto con un dispiacere al cuore. E stata una fine estate indimenticabile. Aspetto con ansia ogni anno l'arrivo di settembre per riabbracciare il nonno e trascorrere indimenticabili giornate.
Alessandro classe V
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