Il nonno racconta...
Mi chiamo Giuseppe e ho 85 anni. Vi racconto la mia storia: il 15-02-1939 partii per andare in guerra e fui mandato in Africa settentrionale nella quarta compagnia artieri a Tripoli, poi mi mandarono a fare dei fortini (scavare in mezzo alle strade per mettere le bombe) per sbarrare le strade al nemico e non farlo passare. In seguito fui trasferito in un paesino ai confini con la Tunisia, una notte si mise a piovere a dirotto e fummo costretti a scappare sulle montagne a causa dell'allagamento. Il giorno successivo arrivarono i soccorsi e ci portarono in un altro paese dove restammo accampati per quattro lunghi mesi. Mentre combattevo sfortunatamente fui ferito al femore della gamba sinistra, mi portarono all'ospedale del campo e mi furono dati tre mesi di convalescenza in Italia (a casa). Dopo i tre mesi fui chiamato a visita e mi furono dati altri tre mesi. Appena finita la convalescenza mi mandarono a combattere in Italia. Passati circa quattro mesi di combattimento avvenne l'armistizio e rimanemmo sbandati senza nessun comando come tanti straccioni. Per ritornare dalla mia famiglia camminai quaranta giorni a piedi attraversando montagne e mangiando ghiande come i maiali per poter sopravvivere. Ma dopo poco tempo che ero a casa arrivò la lettera per partire di nuovo in guerra, allora andai a piedi al distretto di Salerno per chiedere l'esonero essendo iscritto come coltivatore diretto perché lo Stato dava l'esonero ai coltivatori diretti. Fu così che dopo tanti combattimenti fui congedato con Medaglia del Cav. Di Patria della guerra 1940.
Adesso vivo felice con la mia famiglia e i miei bravi nipoti.
Cruoglio Carmela - Classe V
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