Il nonno racconta
Il nonno di cui voglio parlarvi è il padre di mia madre.
Mio nonno si chiamava Luigi Petrosino; si chiamava perché purtroppo il 02 Luglio '99 è morto.
Mio nonno aveva 80 anni e già da tempo aveva una malattia molto grave di cui non conosco il nome perché i miei familiari non volevano dirmelo.
Di mio nonno ricordo tante cose perché l'ho voluto un mondo di bene perché mi ha sempre considerato come sua figlia.
Mi ricordo che quando stava ancora bene mi portava con lui a Pareti dove aveva la terra che ha dovuto vendere. Mi ricordo che mi aiutava a salire sugli alberi prendendomi in braccio e, mi ricordo anche una cosa molto bella, anzi due: quando veniva l'estate e faceva caldo mi sedevo giù al giardino di mia nonna a Nocera insieme a mio nonno e ricordo che mi raccontava tante belle storie ed io mi divertivo un mondo ad ascoltarle.
Poi ricordo anche che quando non stava bene (sudava, soffriva in un modo tale che mi faceva pena, era gonfio e non poteva camminare) gli tenevo compagnia e facevo i piccoli sevizi che mi chiedeva. Io lo aiutavo in tutti i modi perché volevo che non morisse perché già avevo perso un nonno e non volevo perdere anche lui.
Questi ricordi sono molto belli ed io li conserverò sempre nel mio cuore, perché mio nonno è stato un nonno fantastico.
Quando mio nonno cominciò a stare peggio io non capivo nulla, perché tutti andavano a destra e a sinistra e quando mio nonno andò in ospedale, io capii che doveva succedere.
Mio nonno stette per un anno in ospedale ed io lo andavo sempre a trovare e gli tenevo compagnia.
Un bel giorno c'era un sole bellissimo e mio nonno tornò a casa. Verso le 4,00 di pomeriggio ebbi una telefonata da mia mamma che ci diceva che dovevamo andare di corsa a Nocera.
Quando arrivammo mio nonno stava malissimo e dopo un po' arrivò la ambulanza e tutti gridavano e piangevano ed io in quella confusione non so come, chiusi gli occhi e vidi una luce, ma poi li riaprii.
L'indomani arrivò mia zia tornando dall'ospedale e la vidi piombare sul telefono piangendo e chiamò una persona dicendo: "Nunziatina currit' papà è morto !!!!" e piangeva.
Quella frase mi è rimasta impressa.
Da quel giorno che mio nonno è andato nel giardino dei fiori come desiderava e ripeteva da quando aveva capito che ci stava lasciando, io piango sempre ricordando quei bei momenti d'oro trascorsi con lui.
TI VOGLIO BENE NONNO GIGI
Enza classe V
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