Nonno Giovanni
Guardo una foto a colori di mio nonno: GIOVANNI GUGLIANDOLO: sorride, ha i capelli bianchi e i baffi lunghi. Io e i miei fratelli siamo fortunati ad avere un nonno così, che gioca con noi e ci racconta tante storie. Lui vive in una città sul mare, Messina, e ama parlarmene. Messina è stata ricostruita dopo il terremoto del 1908, ha dei grandi viali alberati e navi traghetto che arrivano e ripartono per collegarla al continente. Mio nonno era il secondo di otto fratelli. Nella sua casa, allora, non c'era la luce elettrica, ma lampade a petrolio, e l'acqua si prendeva dal pozzo con i secchi. I ragazzi al tempo di mio nonno, all'età di dodici anni, portavano i calzoncini corti, avevano pochi giocattoli, giocavano nelle strade con i palloni di pezza o a campanaro e nascondino. Vi erano poche macchine, e per la strada si vedevano carri trainati da cavalli. Per andare a scuola si prendeva l'autobus, ma, parte della strada si doveva fare a piedi. E che fatica riuscire a prendere il diploma, quando la maggior parte dei ragazzi non superava la terza media! Secondo me mio nonno è SUPER perché mi compra le medicine quando sto male, mi sta accanto quando ne ho bisogno, mi compra le cose, mi tiene a casa quando i miei genitori non ci sono.
Alessandro Gagliardo classe IV
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