Nonno Ferdinando
Un vecchietto di nome Ferdinando, viveva in una grande città con la figlia e la nipotina. Ferdinando non usciva mai con la nipotina, perché frequentava la scuola materna, mentre lui trascorreva le sue giornate con gli amici, facendo lunghe passeggiate, o leggendo il giornale seduto su una panchina del parco, vicino casa sua. Ferdinando sapeva bene che la sua presenza all'interno della famiglia non aveva più importanza, non era più considerato un buon educatore per i suoi nipotini, non era più l'uomo saggio a cui tutti ricorrevano per consiglio, le sue idee erano considerate ormai antiquate. Un giorno la bambina non andò a scuola perché c'era sciopero. La mamma non poteva lasciare il posto di lavoro, l'unica persona disponibile era nonno Ferdinando. Quel giorno la bambina venne affidata a lui. Era una bella giornata perciò decisero di andare al parco. La mamma era un po' perplessa perché il nonno, ogni tanto, aveva vuoti di memoria (cioè scordava cosa doveva fare). La bambina manifestò la sua gioia nel sentire che poteva stare col nonno, dopo tante raccomandazioni parte della mamma, il nonno e la nipotina andarono al parco. Ferdinando si senti felice perché, almeno per un giorno, aveva allontanato da sè la tristezza e la solitudine. Al parco la bambina si divertiva molto, giocò con le sue compagne, rincorse le farfalle, e si rotolò nella verde erba, mentre Ferdinando leggeva il giornale e scambiava qualche parola con gli amici. Il tempo passo velocemente e verso mezzogiorno Ferdinando, con il giornale sotto il braccio si avviò verso casa, senza ricordarsi della nipotina. Arrivato davanti al portone, mise la mano in tasca per prendere le chiavi e afferrò il giochino della bambina. Bastò quel contatto con quell'animaletto di gomma per far riaffiorare alla mente di Ferdinando l'immagine della sua cara nipotina. Immediatamente tornò indietro, era molto preoccupato, il cuore gli batteva forte e riusciva a stento a respirare; pensava alle conseguenze, la figlia non gli avrebbe mai più affidato la nipotina e lui sarebbe ricaduto nella tristezza e nella solitudine, uniche sue compagne. La trovò seduta su una panchina che aspettava con molta calma . Il nonno commosso, l'abbracciò forte e tornarono a casa tenendosi teneramente per mano. La mamma, rientrata prima del solito, li aspettava un po' preoccupata per il ritardo. Nonno e nipotina, con tacito accordo, non riferirono l'accaduto alla mamma per poter continuare a stare insieme, a parlare e divertirsi all'aria aperta.
Giovanna Bruno classe IV
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