La festa del nonno
Il nonno è tutto solo nella sua stanza con tanti mobili e una poltrona vecchio stile e un tavolino basso su cui il nonno sta facendo il suo abituale solitario. Ha una vestaglia a quadri, un paio di pantofole e ogni tanto fa un colpo di tosse e pensa: - Eccomi qua, tutto solo quando si è vecchi si è dimenticati da tutti, certo non posso lamentarmi perché qualche volta viene mio figlio a trovarmi, però io vorrei tanto vedere i miei nipotini -.
Continua a disporre le carte sul tavolo e pensa ancora tra sé: -Ma che cosa pretendo? I miei nipoti sono impegnatissimi: piscina, tennis, chitarra, inglese, scuola calcio... Come possono trovare il tempo per il nonno? -
E, con molta malinconia, riprende il suo mazzo di carte per vedere se il solitario gli riesce.
Ad un certo punto sente dei rumori ma pensa che siano i vicini di casa, poi non ha più dubbi: è il campanello! Si alza con difficoltà e si dirige verso la porta camminando a passetti piccoli e affrettati.
Finalmente sono arrivati i suoi tre nipotini che hanno in mano dei pacchetti e gli fanno gli auguri per la sua festa. Il nonno apre i regali: una bella pipa per la sua fumatina della sera, una sciarpa che gli ha fatto la bambina con le sue mani e un mazzo di carte nuove per il suoi solitari.
Ma a un certo punto il nonno chiede il perché di quegli auguri e i nipotini gli rispondono che è la festa del papà e che lui è un doppio papà.
Alessandra Nocilla classe II
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