Nonno tre esse
Ho descritto un nonno, perché gli anziani sono importanti e se li ascoltiamo attentamente possono dirci e darci moltissimo. Se riusciamo a parlargli ci danno molto affetto e amore.
Questo nonno immaginario si chiama Antonio. Io vorrei un super nonno casi: un pò alto, i capelli color castano e gli occhi verdi, il naso appuntito, le mani grandi e le labbra carnose e chiare. Il carattere buono e gentile ma anche un pò severo.
C'era una volta un nonno di nome Antonio, aveva due nipoti di nome Giuseppe ed Alex che erano molto birbantelli, spesso lo facevano arrabbiare facendogli degli scherzi, facendolo stancare, aspettavano che andasse a dormire per potersi scatenare e combinare dei guai. Un Pomeriggio, il nonno svegliandosi trovò la cucina in gran disordine, uscì in fretta per vedere cosa altro stessero combinando, invece li trovò addormentati che sembravano degli angioletti. Nonostante tutto li carezzò dolcemente posando un bacio sulla fronte di ognuno, ritornò in cucina e rimise tutto in ordine.
li giorno seguente, mentre facevamo colazione, li sgridò, ed i nipotini in tutta sincerita' ammisero di aver messo la cucina sottosopra. Il nonno li scusò, anzi, per premio li portò al parco per farli giocare ed essi ne furono felicissimi. Arrivati al parco, nonno Antonio lasciò liberi i nipotini di giocare, egli si sedette su una panchina per riposare e dopo un poco si addormentò.
A mezzogiorno i nipotini lo svegliarono e tornarono a casa.
Durante il pranzo gli dissero: "nonno ti promettiamo di non fare più guai e non farti più disperare, perchè tu sei buono e meriti più rispetto". Dopo pranzo il nonno, raccontando una storiella inventata da lui stesso, fece addormentare i nipotini ed uscì chiudendo la porta a chiave per evitare che potessero uscire.
Quel giorno, nonno Antonio, chiamato TRE ESSE dai nipoti e dagli ami ci, non tornò più e casa perchè venne rapito dagli extraterrestri.
I nipoti al risveglio si accorsero che erano chiusi in casa ed uscirono dalla finestra, presero un martello per rompere la porta ed uscire fuori.
Da quel giorno vissero da soli, ma sempre pensando al nonno che tante cose aveva insegnato loro con i gesti e le parole, che tanta saggezza avevano.
Cinzia Di Salvatore
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