I miei nonni
I miei nonni sono quattro ed altri due, che considero sempre nonni, la cognata e il fratello del nonno vero, che hanno tenuto mio padre perché erano troppi e lo hanno tenuto con loro fino a che non si è sposato.
Io ho un rapporto più socievole con i nonni materni perché li vedo quasi tutti i giorni ed anche con quelli che hanno preso mio padre, ma di più con i materni.
Il nonno materno è molto buono con me e mia sorella anche se noi a volte siamo un po' sgarbati e ci compra sempre degli sfizietti, come una bustina di patatine ad ognuno e roba varia.
Invece la nonna materna è sempre buona e gentile ma non ha voglia di stare fiori di casa sua ed ha un carattere generoso e mi racconta sempre di quando c'era la guerra e lei era piccola.
Invece il nonno che ha preso papà sa tutto sugli animali da cortile, infatti faceva l'addetto al Consorzio Agrario e quelle volte che viene, va sempre nel pollaio mio e pulisce, mette il man-gime, lucida la mangiatoia e mette l'acqua agli animali.
Invece la moglie ha lo spirito di una bambina, è sempre giocherellona, ci dà i soldini e ci fa divertire un mondo perché lei conosce un sacco di giochetti e nonostante l'età è sempre pimpante.
Poi c'è la vera madre di mio padre, alla quale, poveraccia, non funzionano molto bene i reni e per questo è costretta a farsi sempre la dialisi e nonostante questo è capace di voler bene a Otto nipoti e quattro figli e ci dà sempre anche lei i soldini, le poche volte che la vedo.
Il marito poi era un gran professore e anch'egli gli ottant'anni suoi li porta benone. Ma tutti i nonni che ho sono buoni e a loro voglio tanto bene.
Marcoantonio Tarallo
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