Il super nonno
Il nonno di Paolo è alto e magro, è giocherellone, ha gli occhi marroni, e i capelli castani e bianchi. Si chiama Giuseppe.
Il nonno lo porta dove vuole, gli fa quello che vuole e giocano quasi sempre insieme: a dama, a carte, a nascondino, ad acchiapparello ed altri giochi divertenti.
Giuseppe qualche volta si arrabbia con lui e gli altri suoi nipoti, perché non vuole che vadano nel suo studio. Paolo di solito obbedisce per non fare sgolare il nonno.
Una volta Paolo stava studiando la storia (la seconda guerra mondiale), e andò dal nonno perché voleva sapere qualcosa da lui, visto che l'aveva vissuta.
Il giorno dopo la maestra aveva interrogato in storia proprio Paolo e si era meravigliata perché la sapeva perfettamente.
Nel pomeriggio, quando Paolo aveva visto il nonno, lo ha ringraziato per l'aiuto e gli aveva detto di volergli tanto bene. E quando il nonno gli chiese il perché, Paolo rispose:
- Perché oggi la maestra di storia mi ha interrogato.
E quando il nonno gli ha chiesto come era andato, Paolo ha risposto di avere preso ottimo.
Il nonno ha abbracciato Paolo per la bella notizia
Da quel momento, quando Paolo aveva qualche incertezza, correva subito dal nonno perché sapeva già che lo avrebbe aiutato.
Infatti, al secondo quadrimestre prese tutti ottimo.
Però quando Paolo è andato alle scuole medie , il nonno è cambiato moltissimo, perché ormai non aiutava Paolo, perché doveva impegnarsi da solo, senza il nonno.
Paolo non era molto contento della cosa, ma riuscì lo stesso a prendere buoni voti a quasi tutti i compiti.
Quando il nonno era andato ai colloqui, tutte le maestre avevano. detto che era il ragazzo più intelligente e simpatico della classe.
Il nonno, però, dopo qualche mese ha avuto un infarto e stava quasi per morire.
Il ragazzo, disperato, non sapeva come fare, perché andava a scuola. Andando all'ospedale, Paolo mangiava un panino per strada, stava tutta la giornata col nonno e poi ritornava a casa stanco morto.
A casa doveva mangiare velocemente perché doveva fare anche i compiti e poi andava finalmente a letto.
Questa storia è durata per un mese perché c'erano state delle complicazioni e il nonno non poteva uscire dall'ospedale.
Paolo, intanto, nel primo quadrimestre aveva preso tuffi buoni e un ottimo in musica. Il nonno, di certo, non era molto contento di questa situazione, però si era reso conto che era soltanto colpa sua e che se non avesse fumato, questo infarto non gli sarebbe venuto.
Paolo vuole rincuorare il nonno e gli raccomanda di non preoccuparsi perché quel brutto periodo sarebbe passato in fretta.
il nonno replica dicendo di sperarlo tanto non solo per lui ma soprattutto per Paolo che ha tanto bisogno di aiuto.
il nonno, dopo un po', riuscì a guarire e aveva ricominciato ad aiutare il nipotino.
A QUESTO SERVONO I NONNI!
Ilaria Adele Ferrara classe V
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