Un anziano che racconta antiche storie della nostra terra
Mia nonna mi ha raccontato che ai suoi tempi, quando era ancora ragazza abitava in una casa colonica, con intorno un vastissimo terreno da coltivare. Oltre a tutto ciò suo padre ( il mio bisnonno) lo mandava a lavorare insieme alle sorelle presso altri contadini a raccogliere nocciole e altri frutti. Lei dice che si svegliavano presto la mattina e alle quattro tornava a casa per pranzare con quel poco che c'era. Poi tornava di nuovo a lavorare fino a quando si faceva buio perchè allora gli orari non si rispettavano neppure.
In inverno nei campi si lavorava poco e si stava in casa dinanzi al camino con il lume acceso e, ognuno, faceva il proprio lavoro, soprattutto le donne ricamavano e cucivano. Mia nonna dice che la mattina quando si svegliava e apriva le finestre di casa, si respirava un'aria pulita che apriva i polmoni. se ci si affacciava alla finestra c'era tanta terra coltivata con tutti i tipi di ortaggi e tantissimo verde che dava un senso di speranza e libertà e c'erano tutti alberi da frutto e a giugno si mieteva tanto grano che serviva per fare la farina per il pane. Tutti questi prodotti, servivano per nutrirsi e una certa parte di essi veniva venduta per guadagnare qualche soldo. Avevano anche gli animali, mucche, galline, oche ecc... che mangiavano gli ortaggi. Quando mia nonna racconta le storie del passato io ascolto con grande interesse e capisco che l'amore per la terra era immenso. Oggi è diverso perchè il progresso ha portato la luce, l'acqua nelle case e cibo in abbondanza. Abbiamo tutte le comodità ma con la terra intrisa di prodotti chimici nonsi raccoglie nessun prodotto genuino, quindi mangiamo cibi trattati che fanno male alla nostra salute.
Mia nonna dice che ricorda con nostalgia il tempo passato, quando anche il solo pane aveva un sapore diverso.
Teresa Esposito classe IV
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