...e il nonno
C'era una volta un nonno di nome Giuseppe che viveva in una grande città, mai i rumori, lo smog, il traffico, il palazzi, le fabbriche rendevano difficile la vita per lui che era abituato a stare nel verde.
Così si allontanò per prendersi cura degli animali e delle piante: la sua passione! Decise di diventare il guardiano di uno zoo di nome Fantasiland.
Qui c'erano animali di tutte le specie, che parlavano la lingua degli umani. Si divertivano, organizzavano balli, facevano gare di conto.
Era proprio un mondo in piccolo!
Giuseppe era felice di vivere con loro e di avere un buon rapporto quasi con tutti, con la foca Lez, l'orsetto Tom, la scimmia Susy, la balena Willy, tranne con il serpente Lepe.
Infatti, quando Giuseppe e i suoi amici giocavano a palla, arrivava all'improvviso Lepe e di nascosto gli rubava la palla.
Altre volte faceva i dispetti a Susy e a Willy, spaventandole mentre si truccavano. Anche con Tom scherzava un po' troppo: gli nascondeva le pantofole, buttava i vestiti nel fango e mangiava la sua cioccolata.
Il povero Giuseppe li riappacificava , lavando i vestiti, regalando tanti dolci, ritrovando la palla e così via.
Spendeva il suo intero stipendio e il suo tempo per i suoi amici.
Una volta Lez, Susy, Willy e Tom avevano organizzato una festa a sorpresa a Giuseppe per il suo compleanno, ma fu davvero una sorpresa spiacevole, in quanto il nonno perse la vita.
Accadde che Lepe anche in quest'occasione si dimostrò geloso come al solito, rovinando la torta fatta dagli amici e riversando le bibite della festa del nonno. Fu così che Tom si arrabbiò tanto da aggredirlo e dopo una lunga lotta si ritrovarono in bilico in un burrone.
Giuseppe, sentiti i lamenti, si precipitò e nel salvarli cadde giù lui.
Mori ma fu premiato per la sua bontà, fu portato su una nuvoletta da un angelo dove ebbe la possibilità di continuare ancora la sua passione: aiutare gli animali anch'essi morti.
Lepe e gli altri erano disperati per la perdita del caro amico ma grazie ad una videocassetta mandata da Giuseppe ritrovarono la pace vedendolo felice. Il caro nonno super eroe era contento una parte di lui era e sarebbe rimasta sulla terra per sempre con i suoi amici anche se poteva sembrare irreale!
Anche mio nonno è stato davvero cosi speciale: aveva un piede sulla terra per la sua umanità ed uno in cielo grazie alla sua infinità bontà.
A te, caro nonno, ho voluto dedicare questo componimento per farti capire che mi manchi veramente molto.
Concetta Sainato classe IV
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