...e il nonno
Un giorno estivo e soleggiato, io e mio nonno abbiamo deciso di partire per una fantastica avventura. C'era stato affidato un compito importantissimo, ma nello stesso tempo difficile e rischioso: quello di andare nella foresta africana per scoprire i segreti e le abitudini di tutte le specie animali esistenti. Io ho portato un piccolo zaino con dentro l'essenziale e mio nonno ha portato una sacca. Ci siamo incamminati, ma eravamo consapevoli del fatto che per arrivare dovevamo affrontare un cammino lungo e faticoso. Ogni ora di cammino ci fermavamo a consumare parte del pranzo e man mano ci avvicinavamo io diventavo sempre più ansiosa. Mio nonno camminava avanti senza dire una parola. Io però cominciavo ad avere anche un po' di paura e mi chiedevo se mio nonno dietro quell'aria seria e sicura avesse un po' di paura anche lui. Finalmente dopo diversi giorni di cammino siamo arrivati a destinazione. L 'unica cosa che ha detto mio nonno è stata: - STAI MOLTO ATTENTA!
Io ad un certo punto ho visto un ippopotamo e mi sono fermata a scattargli qualche foto, osservandolo attentamente per alcuni minuti. Poi girandomi non ho visto più mio nonno e sono corsa a cercarlo. Purtroppo correndo ho attirato I 'attenzione di una leonessa affamata, che è venuta verso di me. Si avvicina sempre di più e io mi sono spaventata moltissimo. Ad un tratto ho visto che la leonessa era stata colpita da qualcosa.
Mio nonno mi aveva salvato col fucile che nascondeva nella sua sacca e io l'ho ringraziato molto. In seguito abbiamo continuato la nostra avventura fotografando tutti gli animali della foresta. Infine ci siamo incamminati per la strada del ritorno, prima però ho osservato indietro e la leonessa si era già ripresa.
Mio nonno è stato un eroe.
Erika Tiliaola classe IV
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