Il mio Super Nonno
Io vado molto spesso a trovare mio nonno.
Abita in una piccola casa, da solo; e' buono, simpatico e gentile e mi fa ridere con le sue barzellette.
Ha capelli grigi, occhi color mare, un naso grande da cui partono due baffoni grigi e biancastri.
Le sue braccia sono robuste e cicciotelle, color rosa scuro. Si veste sempre con maglie e pantaloni dai colori scuri come nero, grigio o marrone. Quando vado da lui sono felice perché mi racconta barzellette e storie e mi fa ridere e divertire; a volte quando la mamma mi affida a lui facciamo anche dei viaggi. L'ultima volta mi fece fare un viaggio molto strano: mi portò su un altro pianeta. Salimmo su di una astronave colorata e piena di luci e tre, due, uno…… L'astronave parti a razzo e sali fino in cielo ma andammo ancora più su, molto lontano dalla terra. Vedemmo altri pianeti: riconobbi Saturno dagli anelli, Giove per la sua grandezza ed altri che conoscevo già.
Ad un tratto il nonno tirò una leva e l'astronave afferrò su un pianeta sconosciuto e dopo avere indossato una tuta spaziale posta nell'armadietto vicino ai comandi uscimmo fuori.
Notai che il paesaggio non era molto suggestivo: solchi e crepe dappertutto, rocce in ogni angolo: non c'era niente di bello da vedere.
Il nonno scese dopo di me ed esplorammo il pianeta per benino ad iniziare dal terreno che analizzammo attentamente scoprendo che non nascondeva nessun segreto ma mentre osservavo una roccia, sentii delle voci dietro di me. Erano gli abitanti di quel pianeta misterioso, dal colore blu scuro con il corpo pieno di rughe, la testa piccola, le mani e i piedi molto grandi.
In silenzio mi portarono via.
Il nonno si voltò e si accorse di quello che mi stava capitando e mi segui senza farsi vedere.
Mi portarono in un palazzo dove c'era il loro re e incominciarono a parlare in una lingua molto strana e incomprensibile.
Mentre parlavano notai una scritta: "LOVELON" il nome del pianeta.
Loro erano loveliani.
Intanto mio nonno era rimasto fuori, mi osservava attentamente e faceva dei segni per tranquillizzarmi.
All'improvviso si accorsero di lui e si buttarono all'attacco. Il nonno si levò la tuta spaziale e diventò "SUPER NONNO"! Con un balzo si gettò addosso ai Loveliani e con qualche colpo di karate li mise fuori combattimento.
Nella confusione riuscì a prendermi e a stringermi tra le sue forti braccia e uscimmo fuori correndo all'impazzata.
Ormai salvi risalimmo sull'astronave e con gioia ritornammo sulla terra.
Per me e mio nonno fu davvero un super viaggio
Francesca Frappaolo classe IV
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