Le magie di Nonno Gegè
Era una notte buia e tempestosa, il piccolo villaggio di Merepoix, scosso da tuoni paurosi e sinistramente illuminato dai lampi, dormiva incurante del baccano. Per strada v'era solamente un uomo nero e spettinato. Gironzolava lungo il marciapiede, saltellando a ogni tuono. Giunto all'altezza di una graziosa e bianca casetta, il nonno si fermò un istante, poi si avvicinò al cancello e, con i suoi occhi luminosi e magici apri il cancello. Gegè si trovava proprio in fondo al giardino, in mezzo agli alti castagni. Entrò in casa, si asciugò le scarpe e, corse in camera da letto dove dormiva il suo amico Pancio. Pancio era un uomo bianco e spettinato e destatosi dal suo giaciglio, seguì Gegè nella grande foresta. Ma.... Ahimè! Smarrirono la strada, ma i nostri amici non si persero d'animo, Gegè prese la bachetta magica e trasformò Pancio in un grande e grosso corvo, mentre lui volle trasformarsi in un'enorme aquila. Niente di più facile per i due volatili che agitare energicamente le ali e .... spiccare il volo. Fecero mille chilometri, vagarono per tre giorni di seguito ma non ritrovarono più la strada. Una mattina, in cielo splendeva il sole, videro fra i fitti alberi, la torre di un castello. Ma sì, era proprio il castello di Ramona! Dovete sapere che Ramona era la fidanzata di Gege'. Era una strega buona, gentile, ma molto, molto brutta. Gegè e Pancio atterrarono proprio davanti all'entrata. Si ritrasformarono in uomini ed entrarono nel castello. Arrivarono in camera di Ramona, e Gege' dopo averle augurato un buon giorno disse ad alta voce: " Ramona mi vuoi sposare?
Ramona era molto sbalordita ma, dopo aver riflettuto un bel po', rispose di si. Tutto eccitato Gegè prese la magica bacchetta e si trasformò in un galantuomo e, presa per mano Ramona la trasformò in una bellissima fanciulla. La notte, a mezzanotte in punto, mentre i lupi ululavano, Ramona e Gegè si sposarono.
Dopo due anni ebbero una figlia e quando ella fu grande ebbe una figlia. Un mattino Mary, la piccola nipotina di Gege', venne portata al parco. La mamma con le sue amiche, andarono a casa, ma quando vi entrò, si ricordò della sua bimba. Allora pregò il padre di farla tornare a casa in un batter d'occhi.
Vedendo la sua figliola molto triste il papà chiuse gli occhi, e immaginando la
piccola, schioccò le dita e finalmente Mary si ritrovò tra le braccia calorose della mamma.
Valentina Amoresano classe IV
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